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Trump irrompe sui mercati e sull'indipendenza della FED

Pubblicato 20.07.2018, 09:37
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Donald Trump pare abbia un conto in sospeso coi mercati, o forse con tutti. Il dollaro si è costantemente rafforzato durante questa settimana, ma i tori sono stati messi in allerta da un'imprevista intervista del Presidente USA alla CNBC.

Intervista che ha evidenziato alcune dichiarazioni a dir poco esplosive, è stato sostenuto infatti che la forza del dollaro rappresenta un problema e che il rialzo dei tassi della FED è un qualcosa che non piace all’amministrazione.

Fare commenti di questo tipo significa mettere in discussione l’indipendenza della Federal Reserve, cosa che non era mai accaduta.

La reazione/speculazione si è avuta nel momento in cui gli operatori hanno ritenuto che dichiarazioni di questo tipo potessero frenare la stretta monetaria della FED, ma poi evidentemente qualcuno ha ritenuto che certe parole potessero indurre la banca centrale ad accelerare ulteriormente.

I rendimenti obbligazionari hanno subito una battuta d’arresto, che si è ovviamente riversata sul biglietto verde ma dopo un po’ Sanders ha ritenuto doveroso ribadire l'indipendenza della banca centrale e sarà interessante capire a questo punto come reagiranno i mercati.

Anche l’azionario ha sofferto, ma la debolezza dell’azionario era già in auge prima delle dichiarazioni di Trump.

Wall Street chiudeva in negativo, con l’SP 500 -0.4% a 2804 punti, mentre i future provano a recuperare qualcosa dopo un po’ di debolezza notturna.

I mercati asiatici si sono mostrati altalenanti ( Nikkei -0,3%) mentre i mercati europei stanno alla finestra al momento.

Nel Forex, oltre alla battuta d’arresto del dollaro, registriamo la debolezza della sterlina che continua a reagire negativamente a dati macro economici non lusinghieri.

Sul fronte materie prime da segnalare un leggero rimbalzo di Oro e Future Petrolio Greggio WTI.

Sul fronte dati è un venerdì abbastanza tranquillo, eccezion fatta per l'inflazione canadese delle 14:30: il CPI complessivo è atteso in rialzo al + 2,4% (da + 2,2% il mese scorso).

A parte il calendario economico, potrebbe anche essere interessante tenere d'occhio la riunione dei ministri delle finanze del G20 e delle banche centrali.

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