Negli Stati Uniti, il dollaro continua a rafforzarsi mentre i trader si posizionano per un probabile rialzo dei tassi di interesse di dicembre da parte della Federal Reserve Bank. La scorsa settimana, la Fed ha riaffermato la sua prospettiva di una politica monetaria più restrittiva e le preoccupazioni sul possibile fallimento di una strategia sulla Brexit stanno contribuendo a sostenere il dollaro come valuta di rifugio sicuro. Sebbene i trader percepiscano lo Yen giapponese come una "scommessa più sicura", la divergenza di politica monetaria tra la Fed e la Bank of Japan ha fornito un vantaggio ai tori del Dollaro. La coppia USD/JPY è attualmente scambiata a 113,848 Yen, in rialzo dello 0,090%, nella sessione di oggi, la coppia è andata da 113,750 Yen a 114,210 Yen.
A Wall Street, i futures sui principali indici viaggiano al di sotto della parità e vedono il contratto sull'S& P500 in rosso dello 0,19%, seguito da quello sul Nasdaq 100 che arretra dello 0,5%. A frenare intanto gli investitori sono i persistenti timori relativi agli sviluppi della crescita economica globale dopo i segnali di frenata arrivati dalla Cina, senza dimenticare le tensioni commerciali che restano sullo sfondo in attesa del G-20 di fine mese in cui si incontreranno a Buenos Aires Stati Uniti e Cina. Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo e si segnala solo un discorso di Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco. Nella seduta odierna si potrebbero registrare volumi di scambio più bassi della media per via della festività del Veteran's Day che vedrà chiuso il mercato obbligazionario.
Indici: Stoxx 600 -0,4% a 364,4, FTSE + 0,2% a 7116, DAX -0,8% a 11441, CAC 40 -0,3% a 5093, IBEX 35 0% a 9136, FTSE MIB -0,4% a 19138, SMI - 0,5% a 9033.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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