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Wall Street sale; i rendimenti obbligazionari rallentano

Pubblicato 14.01.2021, 09:47
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

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Nel video in basso l'analisi completa con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
 
Continua a rimanere ottimismo dei mercati che l'economia riprenderà in maniera sana, finalmente aiutata dal lancio dei vaccini contro il coronavirus e con la prospettiva di aiuti anche in maniera maggiore di quelli già pervenuti, dal nuovo governo democratico.
Ieri è stata una giornata di incertezze a Wall Street con gli indici che hanno chiuso misti, passando una giornata indecisi su dove andare ma non lontano dai record raggiunti la scorsa settimana.
L'S&P 500 è salito dello 0,23%, aiutato in questo in gran parte dai guadagni delle Big Tech, tra cui Apple e Amazon. Da notare che la maggior parte dei titoli dell’indice sono comunque scesi.
Il rendimento di del prezzo dei Bond a 10 anni è calato sulle preoccupazioni che la Federal Reserve potrebbe ridurre in futuro i suoi acquisti di Treasury.

I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati sono stati:
·              Utilitiies
·               Immobiliare
·               Information Technology
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti sono stati:
·               Materials
·               Industriale
·               Energetico
 
Mi sembra di notare che a partire da lunedì sia iniziata un po' di rallentamento del rally, vedo questo come una necessità dopo tanta corsa, forse sarà obbligatorio passare attraverso un periodo di consolidamento.
 
Fino a ieri avevamo visto che nel mercato obbligazionario le aspettative di un ulteriore aumento dei supporti della Federal Reserve, della futura crescita economica e della probabile inflazione, avevano spinto i rendimenti delle obbligazioni a lungo termine ai livelli più alti a partire dalla primavera 2020.
Il rendimento del Tesoro decennale ha però rallentato la sua salita, ed è sceso all'1,10% dall'1,12% del giorno prima.
Cosa ha causato questa preoccupazione?

Fondamentalmente il pensiero che La Fed potrebbe, e sicuramente farà, di rallentare gli acquisti di obbligazioni quando l'economia si riprenderà.
 
Certamente i tassi bassi sono stati uno dei principali fattori alla base dei record che si sono susseguiti nel mercato azionario nonostante che l'economia sia pesantemente in difficoltà a causa della pandemia di coronavirus.
Il controllo dell'inflazione è alla base del mantenimento dei bassi tassi a breve termine, il report di ieri ha mostrato che i prezzi al consumo a dicembre sono aumentati del 1,4% rispetto all’anno precedente. Leggermente sopra quanto si aspettavano gli economisti ma comunque ancora relativamente basso.   
 
·         L'S&P 500 è salito di 8,65 punti a 3.809,85 per un +0,23%.
·         Il Dow Jones ha perso 31,28 punti, o - 0,10%, chiudendo a 31.060,48.  
·         Il Nasdaq è salito a 56,50 punti, o +0,43%, a 13.129,00.
 
Tutto questo si è visto nel mercato seguendo l'andamento del settore delle utilities chi è cresciuto dell' 1,9% ed è stato il maggior guadagno tra gli 11 settori che compongono lo SP 500.
Perché questo è accaduto nel settore delle utilities?

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Perché le azioni beneficiano in particolare dei tassi bassi, questo tipo di azioni pagano di solito rendimenti abbastanza elevati e quindi la loro attività aumenta quando le obbligazioni statali pagano meno interessi e attirano quindi meno investitori in cerca di reddito fisso.

Per motivazioni diverse anche i titoli tecnologici sono saliti, questo è dovuto dal fatto che i bassi tassi di interesse contribuiscono a rendere gli investitori più disposti a pagare prezzi anche elevati nella prospettiva di una maggior crescita.
In questo settore c'è da notare il gran balzo del gruppo Intel di più 7,7% la dichiarazione del nuovo CEO Pat Gelsinger che la società riporterà ricavi e profitti per l'ultimo trimestre sopra le previsioni, è piaciuta al mercato.

Chi invece ha perso ieri sono stati coloro i quali erano saliti di più nei giorni precedenti con le aspettative di tassi di interesse in aumento e quindi sono scesi le azioni degli industriali e le azioni dei titoli finanziari.

Permangono alti rischi sul mercato dell’aggravarsi della pandemia.

L'accelerazione del numero dei contagiati e l'intensificarsi dei ricoveri ospedalieri continuano a danneggiare l'economia.
L'ultimo dato sul lavoro dimostra che per la prima volta dall'inizio della pandemia il conteggio fra assunzioni e i posti di lavoro persi è in negativo dimostrando che la ripresa si è fermata.
A tutto questo si aggiunge anche l'incertezza politica che continua a travolgere nel frattempo il presidente Donald Trump, il quale sembra essere sul punto di essere messo sotto impeachment per la seconda volta.
 
I titoli leader del mercato sono stati ieri:
·         Tesla (NASDAQ:TSLA) Inc +0.59%
·         Apple Inc (NASDAQ:AAPL) +1.62%
·         Plug Power Inc +5.27%
·         Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) +1.44%
·         Alibaba Group Holding +4.30%
·         Nio Inc +0.18%
·         Intel Corp (NASDAQ:INTC) +6.97%
·         Adv Micro Devices -3.75%
·         Zoom Video Communications Cl A +2.19%
·         Facebook Inc (NASDAQ:FB) +0.22%

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I mercati asiatici questa mattina hanno chiuso prevalentemente positivi sulle aspettative che una ripresa dell'economia favorisca la ripresa delle esportazioni verso tutti i paesi occidentali:
 
·         Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,1% a 3.142,57.
·         L'S&P/ASX 200 dell'Australia è salito dello 0,4% a 6.713,30.
·         L'Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,5% a 28,.375,25.
·         lo Shanghai Composite è sceso dello 0,3% a 3.588,28.

Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.

Ultimi commenti

Grazie prof, queste viste sui dati macro economici sono molto interessanti. Dovrebbe fare più spesso articoli su questi temi. Sto notando una tendenza all'aumento dell'inflazione nei prossimi mesi che vedo nel periodo di forza del petrolio, delle materie prime e dell'aumento dei tassi dei US10y bond. Siamo difronte ad un cambiamento di scenario macro economico? Per me stiamo uscendo pian piano dalla deflazione. Cosa ne pensa?
Aggiungo anche primi segnali di ripresa dei consumi
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