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Greggio tiene su 32 dollari in vista incontro Opec e alleati su tagli produzione

Pubblicato 08.04.2020, 12:17
Aggiornato 08.04.2020, 12:18
© Reuters. Un giacimento petrolifero a Saint-Fiacre, vicino Parigi, 28 marzo 2019

LONDRA (Reuters) - Nella seduta odierna il petrolio si attesta a circa 32 dollari al barile, sulle speranze che l'incontro tra i membri dell'Opec e i Paesi produttori alleati porterà a un taglio alla produzione a sostegno dei prezzi, crollati a causa della pandemia di coronavirus.

Si prevede che la riunione in videoconferenza di domani tra l'Opec e i Paesi produttori alleati, tra cui la Russia, avrà più successo dell'incontro di marzo, che si è concluso con il mancato accordo sull'estensione dei tagli all'offerta e ha segnato l'inizio di una guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Mosca.

"La prossima riunione straordinaria tra i Paesi produttori è l'unica speranza all'orizzonte per il mercato", ha dichiarato Bjornar Tonhaugen di Rystad Energy.

"Siamo tutti in trepidante attesa di quella che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa dell'Opec++."

Alle 11.30 ora italiana i futures sul Brent scambiano in ribasso di 18 centesimi, pari allo 0,7%, a 32,05 dollari al barile, dopo aver perso il 3,6% nella giornata di ieri. I futures sul greggio Usa guadagnano 74 cent a 24,37 dollari al barile.

Il greggio è crollato nel 2020 a causa di un calo della domanda conseguente all'epidemia di coronavirus e di un eccesso di offerta. I futures sul Brent hanno raggiunto i minimi dal 2002 il 30 marzo scorso, toccando i 21,65 dollari al barile.

Alcune fonti vicine all'Opec hanno affermato che un accordo sui tagli della produzione è subordinato alla partecipazione degli Stati Uniti, ma permangono dubbi sulla collaborazione da parte di Washington.

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Ieri il Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti ha dichiarato che la produzione statunitense è già in calo senza un intervento da parte del governo.

Secondo quanto riferito ieri dall'Eia, si prevede che quest'anno la produzione di greggio degli Stati Uniti diminuirà di 470.000 barili al giorno e che la domanda crollerà di circa 1,3 milioni di barili al giorno.

Oggi, prima della riunione dell'Opec e degli altri Paesi produttori, l'attenzione sarà sugli ultimi dati delle scorte petrolifere statunitensi.

Come segnale di un eccesso di offerta, l'American Petroleum Institute (Api), un'associazione di settore, ha dichiarato che le scorte del greggio statunitense sono aumentate di 11,9 milioni di barili.

Il dato del governo Usa sugli approvvigionamenti è previsto per le 16,30 ora italiana.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com)

Ultimi commenti

il prezzo del petrolio come sempre non è dato dalla domanda e dall'offerta, ma dalle chiacchiere e controchiacchiere! ...a parole gli USA hanno già ridotto la produzione?! e chi lo certifica? Trump? ...quello che twitta? p.s.: per quelli degli articoli, chiedo che quando si parla di prezzo del petrolio si indichi a quale petrolio ci si riferisce, altrimenti si fa confusione visto che passate da quello USA a quello Europeo con estrema facilità!
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