Di Mauro Speranza
Investing.com – Scatto improvviso del prezzo del petrolio a metà mattinata, dopo la “morte della domanda” ‘annunciata’ ieri da BP (LON:BP), a cui si è aggiunto il pessimismo dell’Opec e dell’AIE.
Dopo un inizio di mattinata in cui scambiava in negativo, il greggio arriva a guadagnare quasi il 2%, salendo fino a quasi 38 dollari al barile, mentre il Brent quotava 40,20 dollari al barile (+1,70%).
Stasera ore 22.30 italiane sono attesi i dati dell’Api sulle scorte e gli analisti si attendono un aumento del dato.
Le previsioni sulla domanda di petrolio
Intanto, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha tagliato le stime sulla crescita della domanda di petrolio per l’anno in corso a causa dell’indebolimento del sentiment di mercato e del continuo aumentare del numero di contagiati da coronavirus in diverse parti del mondo.
L’outlook dell’AIE è sceso a 91,7 milioni di barili al giorno, con un calo di 8,4 milioni di barili al giorno su base annua, previsione superiore alla precedente effettata nel mese di agosto che si fermava a 8,1 milioni.
“Prevediamo che la ripresa della domanda di petrolio decelererà in modo significativo nel secondo semestre del 2020”, scrive l’AIE nel report, aggiungendo che “il rallentamento economico impiegherà mesi per ribaltarsi del tutto, mentre è improbabile che alcuni settori come l'aviazione tornino ai livelli pre-pandemia di consumi, perfino l'anno prossimo”.
Pessimismo anche dall’Opec emerso dal taglio delle attese sulla domanda globale auna media di 90,2 milioni di barili al giorno per il 2020, previsioni diffuse ieri.
La crescita è stata rivista al ribasso di 400.000 barili al giorno, rispetto alla stima del mese scorso, a conferma di una contrazione di 9,5 milioni di barili al giorno su base annua.
Ancora più pessimista il gigante petrolifero BP, il quale ha parlato della “morte” della domanda di petrolio, complice anche la transizione energetica che sposterà sempre più i consumi verso le energie rinnovabili.
“La domanda di petrolio cala nei prossimi 30 anni”, scrivono da BP, a causa della “portata e dalla crescente efficienza ed elettrificazione del trasporto su strada”, pertanto i consumi di petrolio non torneranno mai più ai livelli pre-COVID-19, complice anche la pandemia da coronavirus.
Secondo lo scenario Rapid di BP, la domanda di combustibili liquidi scenderà a 55 milioni di barili al giorno entro il 2050, con una riduzione del 70% delle emissioni da consumo energetico entro quell'anno. Nello scenario Net Zero, le emissioni saranno ridotte del 95% entro il 2050, con una conseguente riduzione della domanda di combustibili liquidi a 30 milioni di barili al giorno.