Di Mauro Speranza
Investing.com – Prezzo del petrolio ancora in calo nonostante l’aumento delle scorte segnalate ieri dall’American Petroleum Institute e il rispetto delle quote sul taglio alla produzione dei paesi dell’Opec.
Il prezzo del future del greggio scende di circa l’1%, restando intorno quota 42 dollari e il Brent segue in scia a 44 dollari al barile.
Ieri l’API ha comunicato un calo delle scorte di petrolio per la settimana terminata il 14 agosto pari a 4,264 milioni di barili, dato superiore alle attese, ferme a 2,9 milioni di barili.
Alle 16:30 di oggi saranno diffusi i dati dell’Inventories dell'Energy Information Administration (EIA), con le previsioni che confermano il calo delle scorte.
Una ripresa troppo lenta
Se il prezzo del greggio resta stabile, "crescono le preoccupazioni per una ripresa più lenta del previsto della domanda di carburante negli Stati Uniti, il che mette in dubbio il ritmo di ripresa di tale economia", spiegano gli esperti di Renta 4.
Incertezze che attirando vendite sul settore petrolifero sia negli Stati Uniti che in Europa. La francese Technip (PA:FTI) cede oltre il 2%, seguita da Saras (MI:SRS), Saipem (MI:SPMI), Tenaris (MI:TENR), Equinor (LON:0M2Z), Maire Tecnimont (LON:0QEP), BP (LON:BP) e Shell (LON:RDSa), tutte negative, al pari delle società statunitensi.
"Le azioni delle compagnie petrolifere hanno visto una pressione sui loro prezzi durante la sessione, guidando i ribassi. Questi dubbi sulla ripresa dell'economia sono rafforzati dallo stallo dei negoziati tra Repubblicani e Democratici per un nuovo pacchetto di stimolo fiscale di 1,5 trilioni di dollari", aggiungono da Renta 4.
Secondo Link Securities, il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin ha detto ieri che i colloqui tra le parti relativi all'approvazione di nuovi pacchetti di stimolo sono stati bloccati, anche se il desiderio di raggiungere un accordo è forte. Il Presidente della Camera, la Democratica Nancy Pelosi, può riprendere le trattative questa settimana quando riconvocherà la Camera per approvare una nuova legislazione che blocchi il piano dell'amministrazione Trump per la revisione del servizio postale.
L’Opec rispetta l’accordo sui tagli alla produzione
Dalla Reuters affermavano che l’Opec+ ha raggiunto un 95% – 97% di conformità con l’accordo sul taglio della produzione nel mese precedente, rappresentando uno sviluppo positivo per il mercato petrolifero visti i precedenti ‘difficili’ per i produttori nell’applicare gli accordi.
Per l’OPEC, una conformità del 95% è sinonimo di una conformità del 100%, soprattutto dato che stiamo parlando di un gruppo più ampio di paesi che comprendono l’OPEC+.
Ora l’attenzione dell’Opec si concentrerà sulla riunione congiunta del Comitato Ministeriale di Monitoraggio (JMMC) che si volgerà nella giornata di oggi, dopo il rinvio deciso nelle settimane precedenti.
Si tratta di un’ulteriore occasione per verificare il rispetto degli accordi e la Russia, paese esterno all’Opec ma invitato permanente, sarà presente con il Ministro dell’Energia Alexander Novak, in collegamento video nonostante ieri sia risultato positivo al Covid-19.