Investing.com - Il prezzo dell’oro rimane pressoché invariato questo giovedì, lasciandosi alle spalle i massimi storici del 2019 segnati da borse USA e dollaro.
Alle 9:12 ET (13:12 GMT), i future dell’oro con consegna a giugno sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange restano stabili a 1.278,95 dollari l’oncia troy.
“L’oro sta prendendo abbastanza bene i record dei titoli azionari USA ed il dollaro forte”, afferma Ole Hansen, a capo delle strategie per le materie prime di SaxoBank. “Lo slancio di vendita sotto i 1.275 dollari finora non è riuscito ad emergere, lasciando i recenti short esposti ad una potenziale infrazione dei 1.281 dollari”.
L’assenza di movimento dell’oro questo giovedì rispecchia movimenti opposti delle borse USA. I future Dow sono al ribasso, mentre gli utili positivi di Facebook (NASDAQ:FB) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) alimentano la propensione al rischio nel settore tech.
Il metallo prezioso sembra non tenere conto nemmeno del rialzo di questo giovedì del dollaro, che ha segnato nuovi massimi dell’anno.
Dopo una prima reazione di riflesso, i mercati finanziari hanno fatto passare in secondo piano i dati economici di oggi.
Gli ordinativi di beni durevoli hanno registrato l’aumento migliore in otto mesi a marzo, evidenziando il recente ruolo degli Stati Uniti come solido pilastro economico in vista dei dati sulla crescita economica del primo trimestre di domani.
Il solido mercato del lavoro USA ha segnato dei lievi passi falsi, secondo il report sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione. Gli americani che richiedono sussidi di disoccupazione sono aumentati del massimo in 19 mesi la scorsa settimana.
I dati peggiori del previsto vanno comunque considerati alla luce del fatto che le richieste sono salite dal minimo dal 1969.
Intanto, i future dell’argento scendono dello 0,2% a 14,893 dollari l’oncia troy alle 9:13 ET (13:13 GMT).
I future del palladio sono in calo dello 0,2% a 1.402,65 dollari l’oncia, mentre il platino scende dello 0,8% a 881,80 dollari.
Tra le materie prime, il rame è in calo dell’1,1% a 2,877 dollari la libbra.