di Julia Payne
LONDRA (Reuters) - Calano i prezzi del petrolio a causa dei timori per una seconda fase di lockdown negli Stati Uniti per contenere il Covid-19, eclissando i segnali positivi di ripresa nella domanda statunitense di benzina.
Intorno alle 10,45 italiane, i futures sul Brent scambiano poco mossi a 43,29 dollari il barile, dopo aver guadagnato ieri lo 0,5%.
I futures sul greggio Usa scambiano in ribasso di 9 centesimi, o dello 0,22%, a 40,81 dollari il barile, dopo aver guadagnato ieri lo 0,7%.
"Il mercato è in range per i timori di una seconda ondata di coronavirus in presenza di mercati azionari robusti, in particolare in Cina, con anche i dati sulla benzina statunitense che impediscono un ulteriore calo dei prezzi di petrolio... settimana prossima il sostegno verrà meno con i casi di coronavirus che continuano a salire in diversi stati Usa", ha detto Tamas Varga di PVM Oil Associates.
"È più probabile vedere una rottura al ribasso... e se la Libia riprenderà a esportare, ciò rappresenterebbe un altro sviluppo ribassista".
Il mercato attende il meeting del 15 luglio dell'Opec+.
Ieri i prezzi del petrolio sono aumentati grazie ai dati Eia sulle scorte statunitensi di benzina, in calo di 4,8 milioni di barili settimana scorsa, oltre le aspettative degli analisti. La domanda avanza a 8,8 milioni di barili al giorno, ai massimi dal 20 marzo.
I picchi di casi di Covid-19 in diversi stati Usa, tuttavia, alimentano i timori che una nuova fase di lockdown possa arrestare la ripresa della domanda di carburante.