TOKYO (Reuters) - Scendono a sorpresa le esportazioni giapponesi in settembre, segnando il primo calo tendenziale dal 2016, a causa della riduzione delle consegne di merci verso Cina e Stati Uniti.
Il dato pone dei rischi sulla crescita economica giapponese del terzo trimestre e alimenta le preoccupazioni per il crescente impatto della disputa commerciale Usa-Cina.
Il calo dell'export è stato dell'1,2% su anno, su attese per un aumento dell'1,9%, dopo +6,6% di agosto: si tratta della prima contrazione da novembre del 2016.
"Probabilmente l'economia è cresciuta solo marginalmente nel terzo trimestre, grazie ai consumi delle aziende e alla vivace spesa per capitale. Ma verosimilmente la domanda esterna non ha dato alcun contributo" spiega l'economista di Norinchukin Research Institute Takeshi Minami. "Se ipotizziamo che le frizioni commerciali tra Usa e Cina abbiano effetti diffusi sul commercio globale, allora le esportazioni giapponesi faranno fatica a crescere".
Le importazioni hanno registrato una crescita tendenziale del 7%, inferiore alle stime che indicavano un +13,7% (+15,3% in agosto).
La bilancia commerciale segna un attivo di 139,6 miliardi di yen in settembre (dopo un rosso di circa 445 miliardi il mese precedente), a fronte di attese per un deficit di 50 miliardi.