ROMA (Reuters) - La fiducia delle imprese e in particolare dei servizi torna a calare a novembre, mese investito dalle nuove restrizioni per contenere l'epidemia di coronavirus, e continua a flettere anche la fiducia dei consumatori con l'indice che si porta sotto il livello di marzo.
Secondo i dati diffusi da Istat questa mattina, nel mese in esame l'indice di fiducia relativo alla manifattura scende a 90,2 da 94,7 (rivisto da 95,6) di ottobre, sotto il consensus Reuters che era per un indice a 93,5.
La fiducia dei consumatori si attesta a 98,1 rispetto al 101,7 (rivisto da 102,0) del mese prima, contro attese pari a 99,0.
Il composito del clima di fiducia delle imprese - che oltre al settore manifatturiero comprende commercio, costruzioni e servizi - si porta a quota 82,8 da 92,2 (rivisto da 92,9) registrato a ottobre.
Guardando alla fiducia delle imprese, Istat segnala che "l'impatto negativo è ampio per il settore dei servizi, dove si registrano giudizi estremamente negativi e una caduta delle aspettative, soprattutto nel comparto turistico. Per l'industria e il commercio al dettaglio l'effetto è più contenuto".
"Per quanto attiene ai consumatori, la situazione emergenziale ha influito sulle opinioni relative alla situazione economica del Paese, ivi compresa la disoccupazione, che sono in deciso peggioramento rispetto al mese scorso".
Di seguito i dati sulla fiducia delle imprese manifatturiere:
NOV OTT SET
Indice 90,2 94,7r 91,8r
Ordini -28,8 -26,7r -34,3r
Scorte 3,1 2,6 4,0
Attese produzione -10,7 -0,6r 0,1r
'r'=rivisto
(Antonella Cinelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)