Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformanceTrova subito azioni

Italia, Istat rivede al ribasso Pil 2020 a -8,9%, 2021 a +4%

Pubblicato 03.12.2020, 10:28
Aggiornato 03.12.2020, 10:36
© Reuters. La facciata di palazzo Chigi illuminata con i colori della bandiera italiana

ROMA (Reuters) - Istat ha rivisto al ribasso la previsione di crescita del Prodotto intero lordo italiano per il 2020, a -8,9% dal -8,3% stimato a giugno, a causa dell'impatto sull'economia della seconda ondata Covid che continua a deprimere principalmente la domanda interna, ma anche quella estera.

Lo si legge nella nota semestrale diffusa oggi sulle prospettive dell'economia italiana, in cui l'istituto prevede un ritorno alla crescita nel 2021 con un rimbalzo del 4%, inferiore al +4,6% precedentemente ipotizzato.

L'istituto di statistica sottolinea che l'attuale quadro previsivo "risulta fortemente condizionato dall'evoluzione dell'emergenza sanitaria e dalla disponibilità e dalla tempistica di somministrazione del vaccino".

Il tasso di disoccupazione per il 2020 viene rivisto al 9,4% dal 9,6% ipotizzato a giugno, mentre per il 2021 Istat vede un 11% dalla precedente stima a 10,2%.

Nell'anno corrente, spiega Istat, la caduta del Pil sarà determinata prevalentemente dalla domanda interna al netto delle scorte (-7,5 punti percentuali) ma anche l'apporto della domanda estera netta e della variazione delle scorte risulterebbero negativi (rispettivamente -1,2 p.p. e -0,2 p.p.). Nel 2021, il contributo della domanda interna tornerebbe positivo (+3,8 p.p.), così come quello della domanda estera netta (+0,3 p.p.), mentre le scorte fornirebbero un marginale contributo negativo (-0,1 p.p.).

Nell'anno in corso si prevede un'ampia riduzione dei consumi delle famiglie in termini reali (-10,0%) accompagnata da un deciso aumento della propensione al risparmio. Il prossimo anno la ripresa dei consumi sarà contenuta, condizionata dalla fase di transizione del recupero delle spese nei servizi e della progressiva riduzione dell'incertezza legata all'evoluzione del virus.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Quanto alla ripresa degli investimenti da parte delle imprese, Istat osserva che appare "condizionata" dalle scelte delle misure del Governo che, nel terzo trimestre, sembrano avere avuto un impatto favorevole per le costruzioni. "Tuttavia, un deciso sostegno agli investimenti sia privati sia pubblici è atteso dalla definizione delle scelte legate al Recovery and Resilience Facility Program", sottolinea l'Istituto. In questo contesto, per il 2020 si prevede una riduzione degli investimenti lordi fissi (-10,1%) seguita da una ripresa nell'anno successivo (+6,2%).

Venendo all'inflazione, le diffuse pressioni deflattive dovrebbero contribuire a mantenerla negativa ancora nei prossimi mesi, prima di una sua inversione di tendenza il prossimo anno quando è attesa tornare su tassi di crescita progressivamente più sostenuti, in linea con la ripresa dei ritmi produttivi e con l'apporto deflattivo dei costi energetici che si ridurrà significativamente (il petrolio è visto sopra ai 40 dlr al barile).

L'Italia ha osservato un rigoroso lockdown sino al 4 maggio scorso, data in cui ha cominciato gradualmente a riaprire. La diffusione dei contagi ha accelerato nuovamente subito dopo l'estate, costringendo l'esecutivo Conte, con successivi Dpcm, a varare nuovamente misure restrittive differenziate per regioni.

Secondo la nuova stima del governo resa nota a fine settembre, il Pil nel 2020 subirà una contrazione del 9%, in peggioramento rispetto al -8% che era l'obiettivo ad aprile, per poi crescere del 6% il prossimo anno.

Nelle sue previsioni d'autunno, diffuse il mese scorso, Bruxelles vede invece una flessione del 9,9% quest'anno e una ripresa pari al 4,1% il successivo.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

(Valentina Consiglio, in redazione a Roma Antonella Cinelli)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.