ROMA (Reuters) - Lo scenario di espansione dell’economia italiana dell’1,5% nel 2019 programmato dal governo nella manovra appare assai improbabile.
A dirlo è il Centro studi di Confindustria nella congiuntura flash mensile.
Per centrare tale obiettivo, secondo il Csc, si dovrebbe presupporre "un’improvvisa inversione di rotta dell’economia italiana" rispetto all’andamento attuale dopo il calo della produzione industriale e della fiducia di imprese e famiglie nel terzo trimestre.
Per viale dell’Astronomia inoltre, l’obiettivo programmatico di +1,5% appare sovradimensionato se si materializzassero alcuni rischi, ovvero se una accresciuta sfiducia degli investitori stranieri e i giudizi negativi delle agenzie di rating dovessero innescare una spirale depressiva su credito, consumi e investimenti.
A tenere nel quadro italiano sembrano per il momento, secondo il Csc, soltanto le esportazioni, che dovrebbero tornare a crescere nel 2019, seppur a ritmi contenuti. "Sempre che si affievoliscano le tensioni commerciali internazionali e il cambio dell’euro non si tramuti in un freno alle vendite come già accaduto nel 2018".