Di Mauro Speranza
Investing.com – Dati sorprendenti in positivo per quanto riguarda il mercato del lavoro negli Stati Uniti.
In particolare, il Bureau of Labor Statistics ha comunicato che le nuove buste paga del settore non agricolo del mese di giugno sono arrivate a 4,800 milioni, sorprendendo le previsioni degli esperti che non superavano i 3 milioni, mentre il dato precedente si fermava a 2,5 milioni, oggi rivisto a 2,699 milioni.
Le oltre 4 milioni di nuove buste paga rappresentano il maggior aumento da quando il governo ha iniziato a tenere i registri nel 1939, spiegavano dall'agenzia Reuters.
Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso all'11,1% rispetto al 13,3% previsto, mentre il salario orario di giugno è sceso dell'1,2%, rispetto al -1% precedente.
Misto il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, risultate minori delle precedenti, anche se maggiori delle attese.
Nonostante i positivi dati, ci vorrà comunque un po' di tempo per recuperare i circa 22 milioni di posti di lavoro persi a marzo e aprile.
Sui numeri rimaneva l'incertezza iniziale, in quanto “la BLS ha ammesso che molti datori di lavoro potrebbero aver compilato il rapporto in modo improprio e confuso circa lo status dei loro lavoratori, date le linee guida”, spiegava Boris Schlossberg di BK Asset Management.
Inoltre, i dati ADPdi ieri, seppur indicando 2,3 milioni di nuovi posti di lavoro, restavano al di sotto delle previsioni degli esperti che arrivavano a 3 milioni.
"Tutto sembra indicare che l'apertura dell'economia statunitense nei mesi di maggio e giugno stia permettendo il recupero di molti posti di lavoro, soprattutto nei settori più colpiti dalle misure di confinamento e paralisi dell'economia adottate dalle varie amministrazioni per contrastare la diffusione del coronavirus", sottolineavano oggi da Link Securities.
Dopo la diffusione dei dati, i future dello S&P 500 proseguono in verde al pari di quelli del Dow Jones e del Nasdaq, lasciando presagire un'apertura in verde a Wall Street.
Il dato è stato festeggiato al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in uno dei suoi soliti tweet, annunciando anche una conferenza stampa.