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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 23.03.2018, 10:58
Aggiornato 23.03.2018, 12:35
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 23 marzo:

1. La Cina risponde ai dazi di Trump

Ieri il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un comunicato in cui vengono annunciati dazi su circa 50 miliardi di dollari di esportazioni cinesi, giustificati dall’ingiusta appropriazione da parte della Cina della proprietà intellettuale statunitense, e la Cina ha risposto avvertendo gli Stati Uniti di “allontanarsi dall’orlo del baratro”.

“La Cina non spera di ritrovarsi in una guerra commerciale, ma non avrebbe paura a doverla affrontare”, ha risposto il Ministero del Commercio cinese in una dichiarazione in cui ha spiegato i piani mirati a beni agricoli importanti per le regioni rurali USA che tendono a supportare Trump.

La seconda economia mondiale ha dichiarato di essere pronta ad imporre ulteriori dazi su 3 miliardi di dollari di importazioni statunitensi, compresi frutta fresca, vino e nocciole, in risposta ai dazi all’importazione annunciati da Trump all’inizio del mese su acciaio e alluminio, che entreranno in vigore quest’oggi.

2. Selloff delle borse, aumenta la paura di una guerra commerciale

I dazi annunciati da Trump hanno causato un brusco selloff a Wall Street ieri che ha velocemente contagiato le borse asiatiche, con gli investitori preoccupati che l’impasse tra Stati Uniti e Cina possa pesare sui commerci globali.

Ne hanno risentito in particolare i titoli del settore minerario, mentre la borsa australiana crolla del 2% nei timori per l’impatto sulla sua principale esportazione, il minerale di ferro. L’indice nipponico Nikkei segna le perdite peggiori, con un tonfo del 4,7%, mentre in Cina l’indice Shanghai Composite ha chiuso con un crollo del 3,4%.

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Le borse europee scendono questo venerdì, con i titoli del tech, delle materie prime e delle banche che risentono del selloff originato dall’apprensione per i dazi USA sulle importazioni cinesi, che potrebbero finire per scatenare una vera e propria guerra commerciale.

Anche i future statunitensi puntano ad ulteriori perdite all’apertura a Wall Street. Alle 5:56 ET (9:56 GMT), i future Dow blue-chip scendono di 189 punti, o dello 0,79%, i future S&P 500 sono in calo di 16 punti, o dello 0,60% mentre i future Nasdaq 100 crollano di 72 punti, o dell’1,06%.

3. L’oro rimbalza dell’1%, i trader scelgono gli investimenti rifugio

Il prezzo dell’oro schizza al massimo di un mese negli scambi di questo venerdì mattina, i crescenti timori per la prospettiva di una guerra commerciale spingono la domanda del metallo prezioso.

L’interesse degli investitori per i lingotti sta riprendendo slancio con la guerra commerciale che riaccende i timori per un possibile rallentamento della crescita globale, pesando sugli asset più rischiosi come titoli azionari e materie prime industriali, come l’acciaio.

L’oro, supportato mercoledì dalla notizia che la Federal Reserve ha confermato le previsioni di soli tre aumenti totali dei tassi apparendo meno interventista di quanto si temesse, si avvia a segnare un rimbalzo settimanale di oltre il 2%.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell’oro con consegna ad aprile schizzano di 15,10 dollari, o dell’1,14%, a 1.342,40 dollari alle 5:57 ET (9:57 GMT). Si tratta del massimo dal 20 febbraio.

4. Il dollaro scende sotto il livello di 105 contro lo yen

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Il dollaro continua a scendere contro lo yen raggiungendo il minimo di questa settimana di 104,65, sotto il livello di 105, questo venerdì con gli investitori che si lanciano sulla valuta rifugio nell’ultima ondata di volatilità sui mercati.

Alle 5:57 ET (9:57 GMT), il cambio USD/JPY scende dello 0,38% a 104,87 sebbene l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sia sceso dello 0,17% a 89,33.

I trader del biglietto verde terranno d’occhio anche i dati sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di case nuove nel corso della seduta.

Sulla scia della decisione di questa settimana della Fed di alzare i tassi di 25 punti base, gli operatori dei mercati presteranno attenzione anche agli interventi del Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, del Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari e del Presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan.

5. Greggio spinto dalla possibilità di una proroga dei tagli alla produzione

Il prezzo del greggio continua a salire questo venerdì, spinto dalla notizia che i tagli alla produzione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC) e della Russia potrebbero essere prorogati fino al 2019.

Il Ministro per l’Energia saudita Khalid al-Falih ieri ha dichiarato che i membri dell’OPEC dovranno continuare a collaborare con la Russia e con gli altri produttori non-OPEC nel 2019 per ridurre le scorte globali in esubero.

L’OPEC, di cui l’Arabia Saudita è il leader di fatto, sta tagliando la produzione di greggio di 1,8 milioni di barili al giorno per spingere i prezzi della materia prima.

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I future del greggio USA salgono dello 0,22% a 64,44 dollari alle 6:07 ET (10:07 GMT), mentre il greggio Brent sale dello 0,06% a 68,95 dollari.

L’aumento della produzione statunitense sta facendo da contrappeso ai tagli alla produzione OPEC, alimentando i timori che l’incremento dello scisto USA possa vanificare gli sforzi di riportare il mercato in equilibrio.

Nel corso della giornata, gli investitori avranno maggiori dettagli sulla situazione con il report settimanale di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione attivi.

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