Theresa May incassa un rotondo “no” dal Parlamento ma i mercati reagiscono in maniera composta: i commenti e le analisi delle principali società di gestione del risparmio
Il rotondo NO al piano concordato con Bruxelles dal primo ministro britannico è una catastrofe politica per Theresa May ma forse potrebbe essere un viatico positivo per una Brexit più soft, magari addirittura un Remain mascherato da Exit. La reazione dei mercati e della sterlina resta molto composta e ordinata con la Borsa di Londra sostanzialmente indifferente e il pound poco mosso rispetto al dollaro. Resta tuttavia una nebbia fitta sul tipo di percorso che potrebbe portare a un accordo con l’Unione Europea e soprattutto su chi sarà a gestirlo, la stessa May o un nuovo premier. In questo secondo caso i tempi potrebbero allungarsi notevolmente. Qui a seguire riportiamo commenti e analisi degli esperti di grandi case d’investimento inviati a Financialounge.
NATIXIS: OPZIONE “PAUSA” PER MAY
Secondo Dave Lafferty, Chief Market Strategist di Natixis Investment Managers, è improbabile che May perda la fiducia del Parlamento “ma è difficile immaginare che riuscirà a tirare fuori dal cappello un nuovo e accomodante accordo in una o due settimane”. “Il nostro punto di vista dopo il referendum – spiega Lafferty – è sempre stato che una soft Brexit o un negoziato sarebbero stati difficili da raggiungere e oggi riteniamo che la possibilità che un accordo in Parlamento passi sia ora inferiore al 20%. Dal nostro punto di vista, il risultato più probabile è che May accetti e rinvii o revochi l’articolo 50, premendo di fatto il pulsante “pausa” appena prima che il treno voli via dai binari. Le imprese e i consumatori del Regno Unito dovrebbero aspettarsi di vivere nella costante incertezza per un periodo di tempo più lungo”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge