Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

ANALISI - Deutsche Bank, crisi coronavirus minaccia smobilizzo "bad bank"

Pubblicato 08.05.2020, 15:30
Aggiornato 08.05.2020, 15:36
© Reuters. Il logo Deutsche Bank presso la sede londinese del gruppo, 8 luglio 2019

LONDRA (Reuters) - Per Deutsche Bank (DE:DBKGn) il vero grattacapo derivante dalla pandemia di coronavirus è probabile che derivi dalla difficoltà di liberarsi degli asset problematici accumulati in occasione dell'ultima crisi finanziaria piuttosto che le sofferenze generate da quella attuale.

La banca tedesca, che viene ancora considerata dagli enti regolatori come una delle più importanti al mondo in termini di stabilità del mercato finanziario, sta cercando di riprendersi da cinque anni consecutivi di perdite per un totale di oltre 15 miliardi di euro.

Fondamentali per la ripresa della banca sono gli sforzi per smaltire 44 miliardi di euro di asset complessi detenuti in una cosiddetta "bad bank" che hanno pesato sul bilancio della banca per anni. Ma la crisi dovuta alla pandemia sta bloccando il mercato per derivati esotici come quelli che Deutsche Bank sta cercando di vendere, il che significa che la "bad bank" dell'istituto rappresenta, secondo analisti, esperti di derivati e fonti all'interno della banca, la maggiore minaccia ai livelli di patrimonializzazione dell'istituto di credito.

L'anno scorso, l'amministratore delegato Christian Sewing ha presentato un piano per riportare la banca in utile che prevede la riduzione dell'attività di investment banking e la soppressione di 18.000 posti di lavoro a livello globale; ma il virus ora sembra allungare i tempi di esecuzione del piano.

La bad bank è un elemento chiave del piano di Sewing perchè consente a Deutsche Bank di liberarsi di asset indesiderati come derivati rischiosi e illiquidi e crediti in sofferenza - che da anni assorbono capitale - liberando risorse per sostenerne i business strategici.

Deutsche ha detto che il piano di smaltire la maggior parte degli asset nell'ambito della bad bank entro il 2022 è sulla buona strada.

La banca ha dichiarato che "continua a vedere una partecipazione attiva nel suo programma di smaltimento" nel secondo trimestre. "Fino ad oggi non vediamo le attuali condizioni di mercato come un ostacolo di rilievo ai nostri piani", si legge in una dichiarazione inviata via e-mail.

 

ASSET COMPLESSI

Le ripercussioni della crisi del coronavirus hanno portato analisti ed esperti in derivati a chiedersi se la banca possa dover affrontare perdite maggiori in futuro.

"Sarà più difficile smobilizzare queste posizioni", ha dichiarato Robert Cranmer, partner della società di consulenza finanziaria Sionic. "Senza il volume del mercato e con tanti a caccia di occasioni, ci saranno sicuramente costi aggiuntivi".

La bad bank deteneva 74 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio quando è stata creata lo scorso anno. Da allora, Deutsche Bank ha abbandonato la sua attività di trading azionario, trasferito personale e asset dai business del prime brokerage e dell'electronic equities a BNP Paribas e venduto portafogli di derivati su azioni a Barclays (LON:BARC), Goldman Sachs e Morgan Stanley (NYSE:MS).

Ora, l'istituto di credito si sta dedicando a portafogli di asset che includono inclusi complessi swap su tassi di interesse a lungo termine, swap su valute, opzioni, derivati su crediti e titoli garantiti da mutui residenziale (RMBS) che dovrebbero essere più difficili da smaltire, secondo alcune fonti a conoscenza del processo di vendita.

Anche prima dell'epidemia di coronavirus, l'anno in corso era stato visto come critico per la bad bank, mettendo alla prova la capacità di Deutsche Bank di smaltire gli asset più complessi senza innescare perdite.

La banca aveva detto di voler ridurre la bad bank a 38 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio quest'anno.

"Quest'anno l'obiettivo non è solo eliminare la punta del de-risking, ma cimentarsi nell'eliminarlo per intero", ha affermato una fonte di Deutsche Bank a conoscenza del piano.

Deutsche Bank non ha rivelato il costo previsto per lo smobilizzo degli asset, ma ha detto che sarà coperto dal suo budget di ristrutturazione complessivo di 7,4 miliardi di euro. La bad bank ha registrato una perdita lorda di 767 milioni di euro nel primo trimestre.

© Reuters. Il logo Deutsche Bank presso la sede londinese del gruppo, 8 luglio 2019

Separatamente, Deutsche ha dichiarato il mese scorso che i fondi accantonati per coprire i crediti in sofferenza sono saliti a 500 milioni di euro, più che triplicati rispetto a un anno fa, a causa dell'intensificarsi dell'impatto economico del coronavirus.

Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia.

Ultimi commenti

Che cosa sono i derivati esotici? Come sono valutati a bilancio se sono illiquidi, parola gentile per dire invendibili o senza valore? Ma veramente i btp sono carta straccia?
nel frattempo Unicredit ha dovuto fare N aumenti di capitale per una situazione iniziale assai meno problematica
nel frattempo Unicredit ha dovuto fare n aumenti di capitale, della serie 2 pesi e 2 misure
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.