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Azioni, valute e oro: come si muoveranno dopo la Fed?

Pubblicato 31.07.2019, 14:35
Aggiornato 02.08.2019, 10:23
© Reuters.

Versione originale di Sara Busquets – traduzione a cura di Investing.com

Investing.com – Finalmente è arrivato il Fed Day con gli investitori concentrati su ciò che accadrà oggi a Washington alle ore 20 italiane.

Con il taglio già fortemente scontato, la cosa interessante di oggi sarà vedere di quanti punti la Federarl Reserve abbasserà il costo del denaro in quella che potrebbe essere la prima riduzione in 10 anni. Inoltre, sarà importante il contenuto del comunicato della Fed sulle scelte dell’istituto centrale. Come ci ricordano da Link Securities, "non tutti sembrano concordare sull’entità del taglio, dato l'apparente resistenza che sta mostrando l'economia statunitense”.

Con tutte le ipotesi possibile. Ecco alcune idee su cui investire a seconda delle scelte che farà la Fed.

1 - Azioni

La performance del mercato azionario sarà condizionato dalle scelte della Fed, sia quelle di oggi che quelle future.

"Se la Fed nella sua dichiarazione sarà più conservatrice e non chiarirà se continuerà o meno ad abbassare i tassi di interesse di riferimento, è probabile che le borse statunitensi scenderanno fortemente durante le ultime ore della sessione, trascinando domani il resto delle borse globali”, aggiungono da Link Securities.

Ricordiamo che le speranze di un taglio spinsero Wall Street ai massimi storici, quindi qualsiasi scelta che non segua questa strada sarà interpretato negativamente dal mercato.

2 - Valute

Kathy Lien, direttore generale di FX Strategy di BK Asset Management, afferma che i trader in dollari dovrebbero concentrarsi sui voti e sugli orientamenti per il futuro.

"Se la decisione di tagliare 25 pb è unanime e Powell non menzionerà le misure future, il dollaro salirà in alto. I principali beneficiari dovrebbero essere USD/JPY, USD/CHF e EUR/USD. In questo caso, non ci stupiremmo se la coppia USD/JPY si lasciasse alle spalle il livello 109.50. Se due o più elettori del FOMC sono a favore di una misura più aggressiva e Powell lascia la porta aperta per nuove misure, il dollaro cadrà, e il USD/JPY scenderà al di sotto del livello 107.50. Infine, se ci sono dei dissenzienti ma Powell rimane neutrale sulle future misure di allentamento, la reazione del dollaro dipenderà dal fatto che ci sia più disaccordo a favore del mantenimento del tasso o di un taglio più ampio. Poiché le prospettive sono incerte e non conosciamo ancora l'opinione della Fed, anche il rapporto sull'occupazione non agricola di luglio, pubblicato venerdì scorso, avrà una grande influenza sulla direzione del mercato”.

Ivan Martchey, stratega degli investimenti di Navellier e Associati, afferma che, in ogni caso, “sarà comunque difficile per il dollaro uscire debole dopo quanto sarà accaduto oggi, se consideriamo le misure di alleggerimento quantitativo applicate in tutto il mondo”.

"È un errore aspettarsi che il dollaro raggiunga un livello elevato, cosa che di solito avviene quando la Fed inizia un ciclo di tagli dei tassi. Anche che ci aspettiamo un rimbalzo nei mercati emergenti, che si verificherebbe solo temporaneamente perché sono paesi che tendono a beneficiare della percezione di un dollaro debole a causa della correlazione inversa", spiega Marketwatch.

3 – Obbligazioni e btp

Darrell Delamaide, analista di Investing.com, concorda con altri esperti che la reazione del mercato questa settimana dipenderà molto dal tono della Fed nel suo messaggio e, soprattutto, da come il suo presidente, Jerome Powell, spiegherà la posizione dei responsabili della politica monetaria nei prossimi mesi”.

Per lui, un taglio di 25 punti base non offrirà molta sicurezza agli investitori, anche se potrebbe essere sufficiente per invertire l'attuale curva dei rendimenti.

"Se l'obiettivo è solo quello di invertire la curva dei rendimenti delle obbligazioni a breve termine e riportarli al di sotto del livello delle obbligazioni a lungo termine, è probabile che il tagli di un quarto di punto percentuale lo conseguirebbe. Il differenziale di rendimento tra il Tesoro a tre mesi e quello a dieci anni, di fatto, si è ridotto”.

Il problema in questo caso, tuttavia, deriverebbe anche dall'effetto del QE applicato in altri paesi, che alla fine colpisce l'economia statunitense, continua Martchey.

"Il titolo decennale statunitense probabilmente non sarebbe stato al 2% se non fosse stato per il forte aumento dei titoli di Stato a rendimento negativo, dove molti investitori hanno finito per cercare rendimenti privi di rischio all'interno del Tesoro americano, perché non c'era nessun posto dove andare con rendimenti positivi. Sarà difficile per il dollaro cadere in un contesto in cui le politiche di educazione alla qualità sono un problema globale e in cui solo la Fed sta riducendo il proprio bilancio”.

4 - Oro

Gli investitori che scommettono sull'oro festeggeranno probabilmente un taglio dei tassi oggi. Ma dovrebbero anche sapere che la storia ha dimostrato che questa potrebbe non essere la reazione migliore. Mentre è vero che l'oro ha conosciuto un grande rally da quando la speculazione è iniziata con un movimento verso il basso da parte della Fed (ai massi di sei anni), la verità è che se si guardano i precedenti cicli di allentamento quantitativo, si può concludere che il metallo resta prezioso.

James Steel, Head of Precious Metals di HSBC Securities, ha analizzato i dati del 1987, osservando i movimenti dell'oro nei 180 giorni prima e dopo l'inizio di un ciclo accomodante. Nelle sue conclusioni ha scritto che il rally che abbiamo visto di recente è stato il più grande in tutti questi anni, con un aumento simile nel 2007, quando ha guidato una crescita del 10% nel mese prima del taglio di mezzo punto percentuale da parte della Fed nel settembre dello stesso anno. In tutti gli altri casi, niente da fare.

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