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Dollaro giù, scambi cauti; la sterlina si stabilizza

Pubblicato 18.07.2019, 09:02
Aggiornato 18.07.2019, 09:03
© Reuters.

Investing.com - Il dollaro si indebolisce contro il paniere delle valute questo giovedì, tra il rendimento USA più basso e la ripresa della sterlina.

L’indice del dollaro USA contro un paniere di sei principali valute, scende a 96,76 alle 02:49 ET (06:49 GMT), dopo il calo dello 0,2% di ieri.

L’indice era rimbalzato al massimo di una settimana di 97,44 ieri sulla scia dei dati migliori del previsto sulle vendite al dettaglio USA e del calo della sterlina. Ma ha invertito la rotta quando il rendimento dei Buoni del Tesoro è sceso in seguito ai dati deboli sul mercato immobiliare statunitense.

Pesano inoltre i timori per lo scontro commerciale USA-Cina in corso, dopo che il Wall Street Journal ha riportato che i progressi verso un accordo sono in stallo.

“Il dollaro ha sostanzialmente ridotto i precedenti guadagni, con il calo del rendimento dei Buoni del Tesoro ed i commenti del FMI, ed è tornato ai livelli a cui si trovava qualche giorno fa”, afferma Takuya Kanda, direttore generale dell’istituto di ricerca Gaitame.Com.

Vari dati economici hanno offerto segnali contrastanti circa lo stato di salute dell’economia statunitense, ma questo non basta a cambiare il quadro generale del dollaro che affronta pressioni ribassiste soprattutto per via dell’imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, aggiunge Kanda.

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ieri ha reso noto che il biglietto verde è sopravvalutato di un 6%-12%, in base ai fondamentali economici a breve termine.

La Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse dello 0,25% al vertice di luglio e qualcuno sui mercati si aspetta persino un taglio maggiore, dello 0,5%.

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La sterlina rimane pressoché invariata a 1,2432. Ha segnato il minimo di 1,2382 ieri, il minimo dall’aprile 2017, nei crescenti timori per la prospettiva di una Brexit senza accordo, prima che si riducessero le vendite.

L’euro va su a 1,1234 dopo essere salito dello 0,1% ieri. I rialzi della moneta unica sono stati modesti in quanto limitati dalle aspettative di un allentamento da parte della Banca Centrale Europea già la prossima settimana.

Il dollaro scende contro lo yen, andando giù dello 0,3% a 107,71, dopo il calo della notte dello 0,3%.

Il dollaro neozelandese oscilla vicino al picco di tre mesi di 0,6745 raggiunto nella notte. Il kiwi è salito di oltre lo 0,5% questa settimana, supportato dai fattori domestici positivi come l’inflazione forte.

Il dollaro australiano sale dello 0,36% a 0,7032 dopo aver chiuso la giornata di ieri pressoché invariato. I dati della notte hanno rivelato che l’occupazione a tempo pieno australiana è schizzata a giugno, ma il tasso di disoccupazione è rimasto bloccato al 5,2% per il terzo mese di fila.

I dati hanno alimentato l’idea che le condizioni del mercato del lavoro si siano allentate, mettendo in luce le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della banca centrale del paese nel corso dell’anno.

--Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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