Investing.com - Il dollaro sale contro lo yen questo lunedì, gli investitori hanno ridimensionato le aspettative di un taglio aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve questo mese.
Il biglietto verde sale dello 0,2% contro lo yen a 107,92 alle 03:20 ET (07:20 GMT) grazie all’aumento del rendimento USA.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni, di riferimento, ha proseguito il rialzo di venerdì salendo al 2,06%.
Tuttavia, il calo diffuso sui mercati azionari ha limitato l’aumento del rendimento dei bond, tradizionali asset rifugio.
“Un fattore che potrebbe portare giù i titoli azionari questa settimana sono i tweet del Presidente USA Donald Trump relativamente alle questioni commerciali con la Cina”, afferma Junichi Ishikawa, esperto senior di strategie forex per IG Securities.
“Le borse potrebbero scendere se continuerà a scrivere commenti di sfida sul commercio diretti alla Cina questa settimana”.
Trump ha mantenuto le pressioni su Pechino la scorsa settimana rinnovando la minaccia di applicare dazi su altri 325 miliardi di prodotti cinesi, anche se aumentano le speranze che le parti possano presto riprendere i negoziati nel tentativo di mettere fine al loro scontro commerciale che dura da un anno.
L’indice del dollaro USA rimane invariato a 96,83 dopo essere salito dello 0,35% la scorsa settimana.
I riflettori dei mercati delle valute sono puntati sulle decisioni delle banche centrali globali delle prossime due settimane, a partire dalla Banca Centrale Europea che si incontrerà giovedì, seguita dalla Banca del Giappone ed infine dalla Fed la prossima settimana.
“Sta arrivando il momento della verità, con le banche centrali che saranno costrette a rivelare le loro intenzioni sulla politica monetaria”, scrivono gli analisti di JPM Chase & Co.
Le aspettative di un taglio di 50 punti base sono schizzate la scorsa settimana dopo i commenti del Presidente della Fed di New York John Williams. Ma gli investitori le hanno ridotte quando un portavoce della Fed ha chiarito che le sue parole non si riferivano ad una potenziale azione di politica monetaria in occasione dell’imminente vertice della banca.
Le aspettative di un taglio maggiore sono state ridimensionate ulteriormente dopo che il Wall Street Journal ha riportato che la Fed probabilmente abbasserà i tassi di 25 punti base questo mese e che potrebbe ridurli ulteriormente in futuro considerato il clima di incertezza sulla crescita ed il commercio globali.
“La possibilità di un taglio di 50 punti base è quasi del tutto svanita in seguito alla notizia del WSJ ed al tentativo della Fed di New York di ridimensionare i commenti di Williams”, scrive Kenji Yamamoto, economista di Daiwa Securities.
L’euro è pressoché invariato a 1,1220 dopo essere sceso dello 0,5% venerdì.
Intanto, gli investitori aspettano di capire se Boris Johnson vincerà la corsa alla leadership del partito Conservatore britannico. La sterlina si aggira intorno a 1,2492, restando sulla difensiva in un clima di apprensione per la prospettiva di una Brexit senza accordo.
“Probabilmente segneremo il passo in vista di questi grandi eventi di rischio questa settimana”, afferma l’esperto di strategie FX della National Australia Bank Rodrigo Catril. “Il mercato si sta ancora leccando le ferite dopo il dietrofront di Williams”.
--Articolo realizzato con il contributo di Reuters