Investing.com - Il dollaro sale negli scambi asiatici di questo mercoledì, i trader attendono notizie sul vertice della Federal Reserve e sui commerci USA-Cina.
L’indice del dollaro USA si attesta a 97,485 alle 23:46 ET (03:46 GMT), su dello 0,1%.
La Federal Reserve annuncerà la decisione sui tassi di interesse nel corso della giornata, seguita da una conferenza stampa del presidente Jerome Powell. La banca dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse.
Le notizie sui commerci USA-Cina tornano al centro della scena: il Wall Street Journal e Bloomberg citano delle fonti scrivendo che gli USA potrebbero rinviare i dazi previsti sui prodotti cinesi.
Tuttavia, Larry Kudlow, consigliere economico del Presidente USA Donald Trump, ha reso noto di non poter confermare se i dazi sulla Cina saranno rinviati o meno.
Senza un accordo o un rinvio dei dazi prima della scadenza del 15 dicembre, gli USA applicheranno imposte su altri 156 miliardi di dollari di prodotti cinesi.
Le borse cinesi ed il dollaro sono saliti sulla notizia ma i guadagni sono rimasti limitati.
“I mercati sono diventati insensibili alle voci” sul commercio, ha riferito in un’intervista a Bloomberg Burns McKinney, gestore del portafoglio di Allianz (DE:ALVG) Global.
“Il vertice del FOMC, le elezioni nel Regno Unito e la scadenza del 15 dicembre sono tutti fattori che secondo me i mercati non hanno messo in conto in nessuna cattiva notizia”.
La coppia GBP/USD scende dello 0,2% a 1,3141, con la sterlina in calo sulla notizia che il vantaggio del Primo Ministro Boris Johnson alle elezioni si è più che dimezzato in base ai sondaggi rilasciati due giorni prima del voto.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,1090, con i trader in attesa della prossima decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, prevista per domani.
Il cambio AUD/USD sale dello 0,1% a 0,6816. Gli analisti di Rabobank e Nomura Holdings in un articolo di Bloomberg affermano che il dollaro australiano è destinato ad un 2020 turbolento, nell’incertezza per la crescita economica globale e per lo scontro commerciale.
Intanto, Ranko Berich, a capo delle analisi di mercato per Monex a Londra, scrive che “il peggioramento delle tensioni commerciali rappresenta il rischio principale per l’aussie”.
L’aussie è crollato di circa il 3% finora quest’anno, mentre lo scontro commerciale USA-Cina prosegue.