Di Peter Nurse
Investing.com – Il dollaro USA è in calo negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, mentre sale la domanda degli asset più rischiosi e si attendono ulteriori stimoli fiscali.
Alle 3:05 AM ET (0705 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 97,362, in calo dello 0,3%, a livelli che non si registravano da metà marzo. Il cambio USD/JPY è pressoché invariato a 108,67.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,5% a 1,1220, al di sopra di 1,12 per la prima volta da metà marzo, nelle speranze che i policy maker possano continuare a supportare la zona euro, nonostante il mancato accordo del governo tedesco su un secondo pacchetto di stimolo. Le economie più deboli dell’area stanno faticando per riprendersi dalle misure adottate per combattere l’epidemia di coronavirus, nonostante la graduale riapertura delle economie.
La BCE dovrebbe aumentare il PEPP da 750 miliardi di ero di altri 500 miliardi durante il vertice di giovedì.
La sterlina è salita contro il dollaro USA dello 0,5% a 1,2606, sopra il livello di 1,26 per la prima volta da metà aprile, nel miglioramento della fiducia degli investitori sulla graduale uscita dal lockdown.
Tuttavia, il Regno Unito e l’UE restano molto lontani da una soluzione per evitare una frattura commerciale dopo che terminerà il periodo di transizione post-Brexit.
Ieri i dati hanno mostrato che il settore dei servizi in Cina è risalito per la prima volta da gennaio.
Il cambio USD/CNY è salito dello 0,1% a 7,1089, ma si stacca dai livello di 7,17 visto alla fine della scorsa settimana, durante l’escalation di tensioni tra USA e Cina.
Il dollaro australiano, legato all’economia cinese, è salito dello 0,6% a 0,6938, toccando il massimo di cinque mesi contro il biglietto verde, nonostante il calo del PIL dello 0,3% durante il primo trimestre del 2020, la seconda contrazione trimestrale consecutiva.