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Dollaro si indebolisce; potenziale vaccino spinge propensione al rischio

Pubblicato 02.07.2020, 09:03
Aggiornato 02.07.2020, 09:13
© Reuters.

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Di Peter Nurse 

Investing.com - Il dollaro resta sulla difensiva negli scambi europei di questo giovedì mattina, con i trader che preferiscono valute percepite come più rischiose sulla scia dell’ottimismo per un potenziale vaccino per il Covid-19, nonché per i solidi dati economici.

Alle 3:05 ET (07:05 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 97,013.

Il cambio EUR/USD va su dello 0,2% a 1,1272, la coppia GBP/USD sale dello 0,2% a 1,2493, mentre il cambio USD/JPY è pressoché invariato a 107,50.

È di ieri la notizia che un potenziale vaccino per il Covid-19 sviluppato da Pfizer (NYSE:PFE) e Biontech (NASDAQ:BNTX) ha dato risultati positivi nella fase iniziale dei test sull’uomo, alimentando l’ottimismo che ci sia un antidoto al virus che ha contagiato più di 10 milioni di persone e causato più di 500.000 vittime.

La notizia è arrivata dopo i dati economici che hanno suggerito che la ripresa globale sta cominciando a prendere slancio: l’attività manifatturiera USA ha visto un rimbalzo maggiore del previsto a giugno, con l’indice sull’attività manifatturiera dell’Institute for Supply Management, pubblicato ieri, che ha segnato il massimo di 14 mesi. In ripresa anche le letture di Cina, Germania e Francia.

L’attenzione si sposta ora sul report ufficiale sull’occupazione USA, in agenda alle 8:30 ET (12:30 GMT), pubblicato con un giorno di anticipo per via della chiusura per festa dei mercati USA domani, e che dovrebbe rivelare un aumento di 3 milioni di unità per quanto riguarda l’occupazione non agricola di giugno.

Tuttavia, è discutibile l’eventualità che l’economia statunitense possa sostenere o meno una ripresa mentre i contagi da coronavirus schizzano in molti stati (Arizona, California, Nord Carolina, Tennessee e Texas hanno registrato nuovi record ieri), comportando un rinvio delle riaperture delle economie.

“Siamo più nervosi per il dato [sull’occupazione non agricola] di luglio che sarà pubblicato i primi di agosto e che potrebbe deludere significativamente i mercati”, scrivono in una nota gli analisti di ING. “Se le nuove misure di contenimento in numerosi stati renderanno insostenibile alle aziende operare, questo non farà che ad andarsi ad aggiungere ai problemi già presenti sul mercato del lavoro”.

Il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis James Bullard ha lanciato un cupo avvertimento sulle implicazioni finanziarie se la diffusione del coronavirus non dovesse essere contenuta.

“Senza una gestione del rischio più granulare per quanto riguarda la politica sanitaria, potremmo avere un’ondata di considerevoli bancarotte e (questo) potrebbe trasformarsi in una crisi finanziaria”, ha affermato Bullard in un’intervista al Financial Times ieri.

“Se dovessimo vedere ulteriori impennate dei casi di coronavirus, mi aspetto che sia il dollaro che lo yen si rafforzino contro le altre valute”, spiega Tohru Sasaki, a capo delle ricerche sui mercati in Giappone di J.P. Morgan in un articolo di Reuters.

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