Investing.com - Il dollaro è in salita nei primi scambi europei questo venerdì, in attesa del discorso del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell previsto per le 10 AM ET (1400 GMT).
Alle 3:30 ET (07:30 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di valute dei mercati sviluppati, si attesta a 98,222, su dello 0,2% rispetto alla chiusura di ieri; il rialzo è principalmente dovuto ai guadagni contro yen e franco svizzero.
Lo yuan cinese è sceso al minimo di 11 anni per il secondo giorno consecutivo, mentre la sterlina ha confermato i guadagni di giovedì dopo le notizie positivi giunte dagli incontri del Primo Ministro Boris Johnson, la Cancelliera Angela Merkel ed il Presidente Francese Emmanuel Macron.
Powell sente fortemente la pressione della Casa Bianca verso tagli dei tassi più aggressivi – il Presidente Donald Trump ha richiesto il taglio di un interno punto percentuale – per contrastare un rallentamento dovuto principalmente alla stessa politica commerciale di Washington e allo svanire degli effetti dei tagli fiscali.
Il rallentamento che da mesi interessa Cina, Giappone ed Europa, sta raggiungendo anche gli USA, l’indice IHM Markit sull’attività manifatturiera è sceso sotto il livello di 50 per la prima volta in quasi 10 anni ad agosto.
Tuttavia, la forza della domanda USA – mostrata da una serie di report nelle ultime settimane – ha frenato la Fed nell’applicare dei tagli alle tasse più aggressivi. La Presidente della Fed di Kansas City Esther George, una dei due contrari al taglio di 25 punti base dello scorso mese, ha riconfermato la propria opposizione verso ulteriori taglio, così come ha fatto il Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker.
Le previsioni a lungo termine, caratterizzate da tassi di interesse negativi in Europa e Giappone, sono condivisi da un grande numero di economisti.
“Un’economia in un buco nero con tassi di interesse a zero e nessuna via d’uscita rappresenta le attuali previsioni del mercato in Europa e Giappone, con rendimenti a zero o addirittura negativi da una generazione”, ha dichiarato l’ex Segretario al Tesoro Lawrence Summers ieri su Twitter. “Gli Stati Uniti sono solo una recessione dietro a loro”, ha aggiunto.