Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al massimo di due anni contro il paniere delle valute questo giovedì, il persistere delle preoccupazioni per le tensioni commerciali globali ha spinto gli investitori a cercare sicurezza negli asset rifugio.
Con gli attriti commerciali tra Stati Uniti e Cina che non mostrano segni di allentamento, i timori che la crescita economica globale possa esserne colpita incombono ormai sui mercati finanziari, scatenando l’avversione al rischio.
L’indice del dollaro USA si attesta a 98,132 alle 03:17 ET (07:17 GMT), non lontano dal massimo di due anni di 98,371 raggiunto una settimana fa. L’indice segna comunque un rialzo del 2% sull’anno.
“Le prospettive di crescita globale ed un eventuale rallentamento dovuto allo scontro commerciale restano questioni chiave per i mercati”, scrive Michael McCarthy, a capo delle strategie dei mercati azionari a Sydney di CMC Markets.
“I dati delle prossime ventiquattro ore hanno il potenziale di confermare o dissipare il pessimismo”, ha aggiunto.
All’idea che lo scontro commerciale USA-Cina sia ben lontano da una fine, contribuiscono le parole di questa mattina del vice Ministro degli Esteri cinese Zhang Hanhui, secondo provocare conflitti commerciali è “puro terrorismo economico”, alzando i toni contro gli Stati Uniti.
E questo un giorno dopo che i quotidiani cinesi hanno avvertito che Pechino potrebbe usare gli elementi delle terre rare come arma in risposta agli Stati Uniti, sulla scia delle dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump che si è detto “non ancora pronto” a siglare un patto commerciale.
L’attenzione degli investitori si sposta sulla seconda stima sulla crescita del primo trimestre USA, attesa nel corso della giornata, e sul report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
“Poiché è improbabile che gli Stati Uniti cadano presto in recessione, c’è la possibilità che il sentimento di rischio possa migliorare sulla base della forza dell’economia”, scrive Ayako Sera, esperto di strategie di mercato di Sumitomo Mitsui Trust Bank.
Il dollaro rimane stabile anche dopo che il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni ha raggiunto il minimo del 2,210% nella notte, minimo dalla metà di settembre 2017.
Il ruolo del biglietto verde come valuta di riserva mondiale tende ad attrarre le richieste come rifugio nei periodi di trambusto sui mercati o di tensioni politiche. Il rendimento dei bond a 10 anni USA si attesta al 2,282%.
Il dollaro viene incoraggiato anche dalla debolezza dell’euro tra i segni di tensione politica tra Italia ed Unione Europea.
La Commissione Europea ha scritto ieri al governo italiano chiedendo di spiegare il peggioramento delle finanze pubbliche del paese ed aprendo la strada ad un possibile scontro.
La moneta unica si attesta a 1,1121, in ripresa dopo essere scesa dello 0,8% in tre sedute consecutive al ribasso.
Il dollaro australiano sale dello 0,2% a 0,6930.
Il dollaro è in salita contro lo yen a 109,81, su dello 0,5% rispetto al minimo di tre mesi di 109,02 del 13 maggio.
--Articolo realizzato con il contributo di Reuters