Investing.com - La sterlina cattura nuovamente la luce dei riflettori questo martedì, rimbalzando contro il dollaro e l’euro tra le rinnovate speculazioni su un accordo che consentirà al Regno Unito di lasciare l’UE in modo tranquillo alla fine del mese.
Alle 3 ET, il cambio GBP/USD si attesta a 1,2667, su dello 0,5%, mentre la coppia EUR/GBP scende dello 0,3% a 0,8715.
L’ultima ondata di ottimismo è stata scatenata dai commenti di Michel Barnier, responsabile per i negoziati dell’UE, che ha riferito ai giornalisti che un accordo durante il summit di questa settimana “è ancora possibile”.
“Farò il mio resoconto ai 27 ministri UE come al solito per spiegare dove ci troviamo, a che punto siamo oggi”, avrebbe affermato Barnier secondo i media.
“I nostri team stanno lavorando sodo, il lavoro è appena ricominciato oggi, è stato intenso nel fine settimana e ieri, perché anche se l’accordo sarà difficile, sempre più difficile, a essere onesti, è ancora possibile questa settimana”, ha aggiunto Barnier.
Barnier ha più volte ribadito il divario tra le parole del Regno Unito e la sua capacità di attuare delle soluzioni efficaci in un quadro normativo giuridicamente vincolante.
Stamane ha spiegato che “qualsiasi accordo dovrà andare bene per tutti”, aggiungendo che “è ora di trasformare le buone intenzioni in un testo legale”.
Prima dei commenti di Barnier circolavano voci di un summit straordinario il 31 ottobre, poche ore prima dell’uscita del Regno Unito dall’UE. L’idea alla base dell’impennata è che un simile summit avverrebbe solo se ci fossero ragionevoli probabilità di avere un accordo.
La prospettiva di un accordo sulla Brexit ha anche aiutato l’euro contro il dollaro. La coppia EUR/USD sale dello 0,1% a 1,1037 alle 3. L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di valute dei mercati sviluppati, scende dello 0,2% a 98,035, il minimo da venerdì.
Intanto, la lira turca rimbalza dopo essere scesa al minimo da maggio, in quanto le “grosse sanzioni” promesse dal Presidente Donald Trump contro la Turchia si sono rivelate essere più gestibili di quanto temuto. Alle 3 ET si attesta a 5,8782, con un balzo di oltre l’1% dai livelli di ieri.
Alle 3 ET, il cambio GBP/USD si attesta a 1,2667, su dello 0,5%, mentre la coppia EUR/GBP scende dello 0,3% a 0,8715.
L’ultima ondata di ottimismo è stata scatenata dai commenti di Michel Barnier, responsabile per i negoziati dell’UE, che ha riferito ai giornalisti che un accordo durante il summit di questa settimana “è ancora possibile”.
“Farò il mio resoconto ai 27 ministri UE come al solito per spiegare dove ci troviamo, a che punto siamo oggi”, avrebbe affermato Barnier secondo i media.
“I nostri team stanno lavorando sodo, il lavoro è appena ricominciato oggi, è stato intenso nel fine settimana e ieri, perché anche se l’accordo sarà difficile, sempre più difficile, a essere onesti, è ancora possibile questa settimana”, ha aggiunto Barnier.
Barnier ha più volte ribadito il divario tra le parole del Regno Unito e la sua capacità di attuare delle soluzioni efficaci in un quadro normativo giuridicamente vincolante.
Stamane ha spiegato che “qualsiasi accordo dovrà andare bene per tutti”, aggiungendo che “è ora di trasformare le buone intenzioni in un testo legale”.
Prima dei commenti di Barnier circolavano voci di un summit straordinario il 31 ottobre, poche ore prima dell’uscita del Regno Unito dall’UE. L’idea alla base dell’impennata è che un simile summit avverrebbe solo se ci fossero ragionevoli probabilità di avere un accordo.
La prospettiva di un accordo sulla Brexit ha anche aiutato l’euro contro il dollaro. La coppia EUR/USD sale dello 0,1% a 1,1037 alle 3. L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di valute dei mercati sviluppati, scende dello 0,2% a 98,035, il minimo da venerdì.
Intanto, la lira turca rimbalza dopo essere scesa al minimo da maggio, in quanto le “grosse sanzioni” promesse dal Presidente Donald Trump contro la Turchia si sono rivelate essere più gestibili di quanto temuto. Alle 3 ET si attesta a 5,8782, con un balzo di oltre l’1% dai livelli di ieri.