ROMA (Reuters) - Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'Ivass, ha annunciato di voler lasciare i suoi incarichi, dopo 43 anni, all'interno dell'istituto di Via Nazionale.
Il governo ha fatto pressioni per un ricambio ai vertici di via Nazionale, ritenendolo responsabile di non aver adeguatamente operato durante le crisi bancarie recenti. Un'accusa che la Banca d'Italia ha sempre respinto, documentando il suo operato in svariate occasioni ufficiali.
In una lettera indirizzata ai colleghi della Banca d'Italia e dell'Authority che vigila sul settore assicurativo, - che Reuters ha potuto visionare - Rossi dice che comunque uscirà formalmente solo dopo che sarà completato l'iter per la sua sostituzione.
La scadenza naturale del mandato di Rossi e di Valeria Sannucci, vice direttore generale e come Rossi componente del direttorio di via Nazionale, è il 9 maggio.
Indiscrezioni di stampa mai commentate da Bankitalia attribuirebbero anche alla Sannucci l'intenzione di lasciare a fine mandato.
Il 13 febbraio è scaduto anche il mandato di Luigi Federico Signorini, vice direttore generale, per il quale Bankitalia ha proposto una riconferma ma il cui iter di nomina è tutt'ora incagliato a Palazzo Chigi.
Sulla stampa si era ipotizzato che la conferma di Signorini si sarebbe potuta sbloccare nel caso in cui fosse avvenuto un ricambio in altre posizioni apicali della Banca d'Italia.
(Stefano Bernabei)