di Angelo Amante
ROMA (Reuters) - La commissione di valutazione costi/benefici sull'Alta velocità Torino-Lione sarà integrata da un rappresentante delle parti favorevoli all'opera e da uno dei contrari, e imprese e sindacati hanno chiesto al governo di concludere l'analisi preliminare entro questo mese.
È questo il principale risultato dell'incontro di stamattina tra l'esecutivo e 33 associazioni piemontesi che sostengono la realizzazione della Tav. Il progetto è fortemente osteggiato dal Movimento 5 Stelle ma incontra il favore dell'altro partito di governo, la Lega, che non ha partecipato al tavolo.
In una nota, il premier Giuseppe Conte, il vice Luigi Di Maio, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la viceministra dell'Economia Laura Castelli hanno definito l'incontro "lungo e proficuo", ma gli imprenditori non sono soddisfatti e temono che il governo non voglia prendere una decisione definitiva prima delle elezioni europee di maggio.
PARTITI DI GOVERNO DIVISI
La questione Tav è tornata al centro del dibattito dopo la manifestazione a sostegno delle politiche di investimento pubbliche e della ferrovia, organizzata lunedì scorso dagli industriali a Torino. A novembre, sempre nel capoluogo piemontese, erano scesi in piazza i favorevoli all'infrastruttura.
"Noi vorremmo evitare che la Lega non volesse dire di sì e i Cinque stelle non volessero dire di no, che fosse una scusa per allungare... Noi pensiamo che sia solo un problema politico", dice al termine dell'incontro Giuseppe Provvisiero, presidente dell'Ance Piemonte, associazione che riunisce le imprese edili.
I 5 Stelle sono stati costretti a dare via libera alla costruzione del gasdotto pugliese Tap, al quale si opponevano da anni, e in vista delle Europee potrebbero essere tentati di ritardare la decisione.
Una fonte del ministero delle Infrastrutture conferma che l'obiettivo è arrivare a una prima valutazione a dicembre. Non ci sono invece certezze sui tempi per quella definitiva.
Da parte sua, il governo assicura che "che è in atto un'analisi tecnica costi-benefici, puntuale e non ideologizzata, e che al termine di questa istruttoria si tireranno le fila".
Gli imprenditori e i sindacati hanno ricevuto garanzie sul fatto che la vicenda si concluderà prima del voto europeo, ma si sono detti disposti a rinunciare al loro rappresentante nella commissione se la procedura di nomina rischiasse di allungare i tempi. Nella nota del governo non si fa accenno ai tempi precisi della decisione.
LO STOP AI BANDI
È di ieri l'annuncio della firma di una lettera congiunta di Italia e Francia per chiedere a Telt, società responsabile dell'opera, di pubblicare dopo la fine del 2018 i tre bandi per lo scavo del tunnel di base.
"Il fatto che si sia firmata questa lettera con la Francia sembra un passare la palla, condividere la dilazione, e questo non è positivo", dice il presidente dell'Unione industriali Torino Dario Gallina, secondo cui, ci sono bandi di gara per "3,5 miliardi di euro da far partire".