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Borse sui massimi. Ecco come approfittarne con i nuovi memory cash collect di Bnp

Pubblicato 22.02.2021, 11:58
Aggiornato 22.02.2021, 12:24
© Reuters.

Investire in Borsa e guadagnare puntando sulla ripresa dell’economia nell’era post-Covid. Sembra facile e quasi “doveroso” farlo nel quadro economico attuale, ma i rischi ci sono e sottovalutarli potrebbe costare caro. Per questo risultano particolarmente interessante i nuovi Certificate Memory Cash Collect su titoli azionari emessi da Bnp Paribas (PA:BNPP) che offrono premi trimestrali potenziali dal 2,05% al 4,50%, pari a rendimenti lordi fra l’8,2% e il 18%.

Le cedole verranno distribuite se alle date di valutazioni trimestrali le condizioni di stacco, ovvero tutti i sottostanti devono quotare a un livello pari o sopra la barriera verranno soddisfatte.

Se non dovesse accadere? Nessun timore: i premi godono dell’Effetto memoria, ovvero gli eventuali premi non distribuiti non sono persi, ma verranno cumulati e distribuiti agli investitori non appena, a una data di valutazione successiva, la condizione verrà soddisfatta.

Tutti i nuovi certificate Memory Cash Collect appena emessi offrono la possibilità di rimborso anticipato dal sesto mese qualora nelle date di valutazione trimestrali tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al rispettivo Valore Iniziale.

Interessante la profondità delle barriere al 70% o 60%, il che vuole dire che alla scadenza (gennaio 2024) i capitali investiti saranno restituiti al 100% anche se le quotazioni delle azioni sottostanti saranno scese rispetto Valore iniziale, basta che il calo non sia superiore al 30% o al 40% a seconda della barriera fissata per singolo certificate.

Dall’inizio dell’anno tutte le Borse del mondo hanno già messo a segno cospicui rialzi sostenute da tre fattori fondamentali:

1) la convinzione che le campagne di vaccinazione di massa avviate negli Usa, in Europa e in molti altri Paesi sarà in grado di farci uscire dalla pandemia;

2) la politica monetaria super-incentivante di tutte le banche centrali con i tassi di interesse che in Usa e in Europa sono a zero;

3) i potenti programmi di aiuti pubblici allo sviluppo: il Congresso Usa sta discutendo in questi giorni il varo del piano da 1.900 miliardi di dollari proposto dal presidente Biden; in Europa diventerà operativo nei prossimi mesi il Next Generation Eu (quello che in Italia chiamiamo Recovery Fund), piano di investimenti pubblici con un potenziale di spesa da 750 miliardi di euro.

Con questi strumenti in atto, nessuno ha dubbi sulle capacità di recupero dell’economia. Le previsioni di Schroders (LON:SDR), multinazionale inglese della gestione del risparmio, indicano per il 2021 una crescita nella Zona euro del 5,2% dopo la caduta del 7% del tragico 2020.

https://twitter.com/InvestingItalia/status/1363808819059523584

Il fatto è, però, che le Borse si muovono sempre in anticipo e una bella corsa l’hanno già fatta: dall’inizio dell’anno l’indice americano S&P500 ha guadagnato il 4,7%, le Borse europee nel loro complesso (indice Stoxx Europe 600) sono salite del 3,7%, Piazza Affari, una delle migliori, è in rialzo del 3,9%. Non c’è strategist che non preveda una continuazione del rialzo, anche se ognuno indica obiettivi diversi. Goldman Sachs (NYSE:GS) prevede che l’S&P500 a fine 2021 sarà a quota 4.300 punti, il che vuole dire che avrà guadagnato un altro 10% dal livello attuale (3.900 punti), con un movimento che dovrebbe proseguire nel 2022 per arrivare a 4.600 punti (+7%).

In Europa Goldman Sachs si aspetta una crescita più moderata dello Stoxx Europe 600, che da qui al 31 dicembre dovrebbe salire del 4%. Non è d’accordo Russell Investments: la blasonata casa americana di assett management e consulenza d’investimento sostiene che dopo cinque anni di performance inferiore alla Borsa americana, i mercati azionari europei supereranno quest’anno Wall Street grazie alla maggiore esposizione ai settori finanziari e ciclici.

E’ questo il tema del momento: i mercati azionari non correranno in modo indiscriminato, la corsa del settore tech che finora ha trainato i listini sembra destinata a rallentare e altri settori più tradizionali, più legati al ciclo economico, guideranno il movimento degli indici. La “rotazione dei settori” arriva insieme alla necessità dei mercati di “rifiatare”, di trovare nuovi equilibri per ripartire dopo i consistenti guadagni degli ultimi mesi.

In conclusione: il quadro di fondo si conferma estremamente favorevole all’investimento azionario, ma i rischi ci sono e bisogna scegliere i titoli giusti. La nuova famiglia dei Certificate “Memory Cash Collect” di Bnp Paribas offre scelte molto interessanti.

UN ESEMPIO: il Certificate su Enel (MI:ENEI) e Leonardo con Isin NLBNPIT119

Prendiamo ad esempio il Certificate identificato con Isin NLBNPIT11903 che ha come sottostanti le azioni di Enel e Leonardo. Emesso il 15 febbraio 2021 a 100 euro, il Certificate vale ora 100,35 euro.

Cedole trimestrali.

Il Valore iniziale di Enel è 8,40 euro, quello di Leonardo 6,13 euro. Il premio trimestrale è del 3%, pari a un rendimento lordo annuo potenziale del 12%. La barriera è al 70%, il che vuole dire che alle scadenze trimestrali i premi saranno pagati se nessuna delle due azioni si troverà al di sotto della barriera, ovvero sotto 5,88 euro per Enel e sotto 4,2910 euro per Leonardo.

Clicca sul link sottostante per vedere il calendario del certificate con le date fissate per le valutazioni trimestrali e le date in cui saranno pagate le cedole:
https://investimenti.bnpparibas.it/isin/nlbnpit11903

Effetto memoria.
Se poi dovesse succedere che a una scadenza le quotazioni sono tali per cui il premio non viene pagato non c’è da disperarsi, perché grazie all’Effetto memoria le cedole non pagate non vengono annullate ma restano in stand-by, e verranno pagate retroattivamente alla prima scadenza in cui le quotazioni di Borsa sono sopra la barriera. Di conseguenza, se l’investitore porta l’investimento fino alla scadenza, basterà che all’ultima data di valutazione del 29 gennaio 2024 tutte e due le azioni Enel e Leonardo si trovino sopra la barriera per avere garantito il pagamento di tutte le cedole relative al periodo in cui si ha avuto il Certificate in portafoglio.

Rimborso anticipato.

Il Certificate offre, inoltre, la possibilità di rimborso anticipato. Dal sesto mese in poi, se alle date di valutazione entrambi i sottostanti saranno sopra il livello iniziale, il certificate verrà rimborsato in anticipo a 100 euro, più tutte le cedole non percepite.

Rimborso alla scadenza finale.

Se invece non dovesse scattare il richiamo anticipato, alla scadenza si presenteranno due possibili scenari: uno positivo e uno negativo. Quello positivo si verifica se entrambe le azioni Enel e Leonardo all’ultima data di valutazione del 29 gennaio 2024 quotano sopra o allo stesso livello della barriera. In questo caso l’investitore riceverà i 100 euro del capitale, più i 3 euro dell’ultima cedola, più gli eventuali premi non pagati precedentemente. Da notare che la barriera è di tipo europeo, il che vuole dire che non ci sono effetti negativi per l’investitore se nel corso della vita del prodotto le quotazioni di Enel e Leonardo scendono sotto la barriera. Quelli che contano ai fini del rimborso sono i prezzi di Borsa all’ultima data di valutazione.

Se invece alla scadenza anche una sola delle due azioni sarà al di sotto della barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance peggiore fra Enel e Leonardo dal livello iniziale, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

UN’INTERA FAMIGLIA DI PRODOTTI.

Abbiamo utilizzato questo certificate per descrivere un’intera famiglia di prodotti appena emessi da Bnp Paribas con la stessa struttura: cedole elevate con effetto memoria, rimborso anticipato dal sesto mese e barriera al 60% o al 70%.

Il rendimento potenziale varia da prodotto a prodotto. Ad esempio, il Certificate con Isin NLBNPIT11937 con sottostanti Air France-Klm, Airbus e Lufthansa offre cedole trimestrali del 4,5%, quindi un rendimento annuo lordo potenziale del 18% che evidentemente riflette tutte le incognite che ancora gravano sul settore del trasporto aereo, sconquassato dalla pandemia. In questo caso la barriera è al 60% e offre quindi una protezione più ampia al capitale.

All’estremo opposto c’è il più tranquillo Certificate con Isin NLBNPIT118R9 che ha come sottostanti i tre big europei delle assicurazioni: Allianz (DE:ALVG), Generali (MI:GASI) e Axa. La cedola trimestrale è del 2,05% (rendimento lordo annuo potenziale dell’8,2%), la barriera al 70%.

Se vuoi vedere l’elenco completo dei nuovi Certificate Memory Cash Collect emessi a febbraio 2021 da Bnp Paribas clicca sul link sottostante:

https://investimenti.bnpparibas.it/IT/MediaLibrary/Document/Brochures/MEMORY%20CASH%20COLLECT%20SU%20PANIERI%20DI%20AZIONI.pdf

Contenuto Sponsorizzato offerto da BNP Paribas

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“Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore. BNP Paribas svolge il ruolo di partner economico per la redazione del presente articolo per cui Investing.com, direttamente o indirettamente si impegna a selezionare in completa autonomia uno o più prodotti facenti parte della gamma di prodotti di BNP Paribas. BNP Paribas non assume alcuna responsabilità per i contenuti del presente articolo e per l'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare di tali contenuti. La documentazione d’offerta del prodotto descritto nel presente articolo potranno essere visualizzati e scaricati rispettivamente dal sito www.investimenti.bnpparibas.it

Ultimi commenti

È da tempo che chiedo in giro cosa ci guadagnino gli emittenti e come possano sostenere le ricche cedole distribuite, ma ancora non ho avuto alcuna risposta!
Forse quelle degli altri paesi non certo quella italiana che da quasi 20 anni è sotto del 30%...documentatevi !
Vorrei leggere il KID perchè spiegato così appare come il prodotto del secolo... ma cè qualcosa che non è scritto
QUALI MASSIMI....MA CHE C A Z Z O SCRIVETE!!!!!!!
La tech non rifiata semplicemente perchè non rifiata la domanda di prodotti e servizi tecnologici.Il mondo “tradizionale” spera nella ripartenza dei settori edili e auto unicamente perchè incanalano una grandissima quantità di posti di lavoro. La differenza tra ieri ed oggi è nei redditi : un monolocale oggi costa 3 volte una villetta a schiera, confrontando prezzimq/redditi di ieri e di oggi. C’è davvero da sperare in queste fantateorie o siamo in grado di leggere la costante crescita delle aziende tech?
Beh non mi sembra  che il FTSE  chiusura Settimanale  di Venerdi  ha Chiuso con un MENO davanti Se    . però se si vuole dire che siamo al massimo, va bene   ed Oggi  siamo sul ROSSO  mi sembra almeno cosi pare ehh ,
Ben detto Bravissima !!
   Mercie becoup ^_^ .
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