ROMA (Reuters) - Il ministro degli Affari europei, Paolo Savona, è indagato a Campobasso per usura bancaria insieme con altre 22 persone, molti dei quali ex manager di UniCredit (MI:CRDI), in relazione a finanziamenti concessi da Banca di Roma (poi fusa in UniCredit) per la realizzazione di parchi eolici in Molise, Puglia e Campania.
E' quanto si evince dalla richiesta di proroga delle indagini preliminari, che Reuters ha visto, notificata agli indagati lo scorso 5 luglio dal pm Rossana Venditti.
Oltre a Savona sono indagati, tra gli altri, i banchieri Alessandro Profumo, Federico Ghizzoni, Giuseppe Vita, Dieter Rampl, Paolo Fiorentino, Fabio Gallia e Nicastro, che hanno ricoperto ruoli apicali in Banca di Roma o in UniCredit al tempo dei fatti contestati, tra il 2005 e il 2013.
L'inchiesta nasce da una perizia di parte che attesterebbe l'applicazione di tassi usurari alla società Engineering, attiva nella realizzazione di parchi eolici.
L'avvocato Luigi Iosa, che assiste la società in qualità di parte offesa, spiega a Reuters che l'iscrizione nel registro degli indagati "è un atto dovuto in quanto la Cassazione penale impone di indagare i vertici delle banche per via del loro ruolo di controllo e garanzia".
UniCredit non commenta. Al momento non è stato possibile avere un commento da Savona e dagli altri soggetti interessati.