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Banche Italia, Moody's conferma outlook negativo, per Padoan giudizio non realistico

Pubblicato 17.10.2017, 18:41
Aggiornato 17.10.2017, 18:41
© Reuters. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan

ROMA/MILANO (Reuters) - A causa della persistente fragilità dei bilanci bancari italiani per il fardello degli Npl Moody's non muta la prospettiva negativa sul settore, nonostante il trend di riduzione dello stock dei deteriorati, come anche evidenziato oggi dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

In un report pubblicato questa mattina l'agenzia di rating ha confermato l'outlook negativo sul sistema bancario italiano citando la continua pressione sugli istituti a ridurre l'ampio stock di crediti problematici in un contesto di limitate opportunità di raccolta di capitale, debole redditività, significativa esposizione al debito sovrano.

"Questo è solo in parte attenuato da una leggera ripresa della crescita economica e da un minore flusso di sofferenze", spiega Moody's.

La prospettiva di una marginale ripresa dell'economia contribuirà a sostenere i volumi e i ricavi dell'attività bancaria "ma è improbabile che porti ad un'accelerazione significativa della riduzione dei crediti problematici", specifica l'agenzia di rating.

A fronte di continue pressioni per innalzare i livelli di copertura sul credito problematico i livelli di Npl rimangono elevati, tra i più alti in Europa. Moody's cita i dati di Banca d'Italia ed Eba relativi ad uno stock complessivo di 349 miliardi di deteriorati lordi, a 17,3% degli impieghi, più di tre volte la media Ue del 5,1%.

In disaccordo con le prospettive negative dell'agenzia di rating è il ministro dell'Economia Padoan secondo cui il giudizio confermato stamani da Moody's sul sistema bancario italiano "non è rappresentativo della realtà".

"La questione Npl in questi ultimi mesi sta subendo un'accelerazione positiva: dall'inizio dell'anno lo stock delle sofferenze è diminuito del 25%", ha detto stamattina il ministro al programma 'Radio Anch'io'.

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"Non entro nel giudizio di Moody's ma potrei citare molti altri giudizi molto più positivi di investitori internazionali... E' un'immagine che non mi sembra rappresentativa della realtà", ha aggiunto Padoan.

"Riconosciamo che c'è stata una riduzione degli Npl e dei flussi, ma c'è sempre una fragilità dei bilanci (bancari)" ha detto Edoardo Calandro, analista senior di Moody's interpellato sulle dichiarazioni di Padoan.

Sottolineando di non volere rispondere al ministro, l'analista ribadisce che il sistema bancario italiano soffre di una situazione "più debole rispetto a quella di molti altri Paesi europei e sicuramente più debole rispetto a prima della crisi".

Tra le limitate opzioni disponibili per ridurre lo stock di deteriorati le cessioni rappresentano la soluzione più rapida.

Tuttavia, osservano gli analisti, per affrontare le conseguenti perdite e l'eventuale richiesta di nuovi capitali le banche devono poter contare su un livello adeguato di profittabilità che però rimarrà sotto pressione l'anno prossimo a causa dei bassi tassi e la debole crescita degli impieghi, sostengono gli analisti.

IMPATTO NUOVA GUIDANCE BCE SU NPL ANCHE A STOCK

Le nuove proposte della Bce, poste in consultazione, sulla copertura dei nuovi crediti deteriorati, avranno inevitabilmente un impatto anche sullo stock esistente con implicazioni più evidenti per le banche con più alti livelli di Npl e basse coperture, secondo Moody's che sul tema ha pubblicato la settimana scorsa un report.

"E' vero che i nuovi flussi si riducono ma la pressione per affrontare lo stock esistente sta crescendo", dice Nick Hill, managing director per il settore bancario di Moody's, ricordando che la stessa Bce ha riconosciuto la possibilità di intervenire, l'anno prossimo, anche sugli Npl in essere.

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"Ci sembra che non si potranno avere due sistemi paralleli di accantonamenti...è logico che le regole si armonizzino nel lungo periodo e vengano estese anche agli stock", conclude.

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