MILANO (Reuters) - Entro aprile i Cda delle utility del Veneto Aim Vicenza e Agsm Verona approveranno il piano industriale congiunto propedeutico alla fusione fra i due gruppi. A2A (MI:A2) come partner industriale avrà una quota del 30% della nuova società.
Lo dice una fonte vicina al dossier aggiungendo che, se la tempistica verrà rispettata, a maggio saranno i consigli dei comuni azionisti delle due utility ad esprimersi per dare il via libera definitivo all'operazione.
Lo scorso 20 dicembre Agsm, Aim e A2A hanno sottoscritto un termsheet relativo ad un percorso in esclusiva, che si concluderà entro il 30 giugno prossimo, finalizzato a una possibile partnership strategica con l'obiettivo di creare un player di riferimento nel Triveneto.
L'operazione allo studio prevede che nella newco saranno conferite le due utility Aim e Agsm e alcuni asset apportati da A2A, come impianti di trattamento dei rifiuti e per la produzione di energia rinnovabile, sottolinea la fonte.
Nella newco i comuni di Vicenza e Verona avranno il 70% del capitale e A2A il 30%.
In una nota emessa ieri da Agm Verona e Aim Vicenza si sottolinea che l'operazione di integrazione fra i due gruppi prevede una clausola di esclusività garantita da A2A. In altri termini, la superutility lombarda non potrà espandersi nei territori del Trentino Alto Adige, nel Friuli e nel Veneto, "se non attraverso la newco", spiega la fonte.
Le due utility portano in dote un fatturato di oltre 1,1 miliardi di euro e 2.250 dipendenti.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano James MacKenzie, Sabina Suzzi)