Di Mauro Speranza
Investing.com – Atlantia affonda a Piazza Affari mentre si attendono le decisioni del governo sulle concessioni alla controllata Autostrade per l'Italia.
Il titolo Atlantia (MI:ATL), infatti, crollava di oltre il 7% con le azioni che scendevano a 13,24 euro, prima di essere sospesa per eccesso di ribassi.
Il Premier Giuseppe Conte ha affermato di voler chiudere la controversia sulla concessione ad Autostrade per l'Italia nel corso di un consiglio dei ministri da convocare al massimo entro questa settimana.
Secondo l'agenzia Radiocor, già nel pomeriggio sarebbe previsto un vertice al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sul tema a cui parteciperanno i capi di gabinetto del Mit e del Mef, Alberto Stancanelli e Luigi Carbone e il segretario generale della Presidenza del Consiglio, Roberto Chieppa insieme ai vertici di Aspi.
Il governo, però, ha già chiarito la sua posizione, ricordava Come: se Aspi non accetterà le condizioni proposte la revoca delle concessioni autostradali si concretizzerà, dopo anni di continue minacce.
Nel governo, intanto, arrivano segnali 'di guerra' verso Atlantia, dopo che sia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il leader temporaneo dei 5 Stelle, Vito Crimi, hanno affermato che la famiglia Benetton, azionisti di maggioranza di Atlantia, non dovrebbe più gestire le autostrade italiane.
Stessi segnali sono arrivati dal viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, sempre dei 5 Stelle, il quale ha dichiarato a La Repubblica che la posizione del Movimento, da sempre per la soluzione più dura contro i Benetton, controllori di Atlantia, a cui fa capo la concessionaria Aspi, che ha gestito il Ponte di Genova, la cui caduta causò 43 morti ad agosto del 2018.
"La fuoriuscita dei Benetton, o il loro fortissimo ridimensionamento, l'abbassamento almeno del 15% delle tariffe dei pedaggi - come previsto dalla delibera dell'autorità per la regolazione dei trasporti - e la delegificazione dell'iter di concessione", aggiungeva Cancelleri.
Quanto all'affidamento ad Aspi della gestione del nuovo Ponte, decisa pro-tempore alla ministra delle infrastrutture Paola De Micheli, per Cancelleri Aspi deve essere commissariata. "Con l'utilizzo di Anas per fare i controlli di sicurezza al posto di Spea e la messa a bando delle nuove concessioni. Sull'intera tratta autostradale italiana. Qualcuno pensa di togliere ai Benetton solo le autostrade della Liguria: faremmo loro un regalo, essendo quella la tratta meno remunerativa...".
In caso di mancanza di un accordo, concludeva, “avremmo un bel problema. Il rischio di una crisi, se entro una settimana non ci fosse una soluzione, sarebbe inevitabile. Ma dell'argomento non abbiamo ancora parlato in un vero vertice: e questa è la cosa più assurda".
Da Atlantia, intanto, precisano di non aver mai ricevuto finora nessuna risposta formale alle proposte inviate al governo circa la soluzione del contenzioso sul Ponte Morandi, "né mai alcuna proposta formale è stata formulata dall’esecutivo stesso", spiegava la nota della società.
Nel frattempo, ieri la Corte Costituzionale ha stabilito che il decreto legge con cui il governo ha escluso Autostrade per l’Italia dalla ricostruzione del ponte Morandi non è illegittimo. Sul fronte dei dati, il traffico nelle autostrade italiane gestite dalla società è calato del 15,5% la scorsa settimana.