MILANO, 14 giugno (Reuters) - L'azionario italiano chiude in frazionale calo l'ultima seduta della settimana, fra mercati europei e Usa comunque cedenti. Lo spread del rendimento fra titoli decennali italiani e tedeschi in ulteriore restringimento sotto i 260 punti avvantaggia in particolare le utility.
"Di fatto oggi si è fatto poco e l'attività sul mercato è alquanto rarefatta", osserva un broker.
BANCHE deboli; INTESA e UNICREDIT (MI:CRDI) in calo rispettivamente dello 0,25% e dello 0,67%. Secondo un trader pesano le attese di un taglio dei tassi. Sullo sfondo le dichiarazioni francesi sugli obblighi europei dell'Italia e quelle della Lega su mini-Bot. AZIMUT (MI:AZMT) in rialzo dello 0,54% su attese positive per i risultati. Raccolte BANCA PROFILO (+3,1%) e DOBANK (MI:DOB) (+3%).
STM (PA:STM) pesante, uno dei peggiori del listino principale, con un ribasso del 3,05% dopo che la statunitense Broadcom ha messo in guardia da un probabile rallentamento della domanda globale di semiconduttori a causa del conflitto Usa-Cina e delle restrizioni imposte a Huawei. "La notizia è negativa per tutto il settore dei semiconduttori ed in particolare quelli esposti al settore comunicazioni", si legge in un report di Equita.
Andamento a doppia velocità per i titoli coinvolti nell'accorciamento della catena di controllo del gruppo Gavio attraverso l'integrazione tra ASTM (+5,32%) e la sua controllata SIAS (-7,1%). "Si tratta di un adeguamento dei due titoli ai ratios dell'operazione e all'Opa parziale su Sias", spiega un trader. Secondo Equita, "l'operazione è positiva, in particolare per Astm, consentendo la creazione di un unico soggetto, terzo operatore mondiale nelle concessioni, con una struttura semplificata, senza la diluizione dello sconto holding".
PRYSMIAN (MI:PRY) sale dell'1,6% dopo l'intervista del Ceo che si dice molto meno preoccupato per il caso del guasto Westernlink e per possibili eventi simili e conferma le stime per l'anno. "Le indicazioni sono nel complesso incoraggianti", commenta un broker.
Venduti i titoli legati al greggio. TENARIS (MI:TENR) e SAIPEM (MI:SPMI) in calo rispettivamente dell'1,23% e dello 0,74%.
Balzo delle utility presenti nel settore delle attività regolate, più sensibili all'andamento dei tassi di interesse. ENEL (MI:ENEI) guadagna l'1,32%, SNAM (MI:SRG) e TERNA (MI:TRN) in crescita rispettivamente dello 0,32% e dello 0,59%.
Infine, la JUVENTUS (MI:JUVE) lascia sul terreno il 4,65% con il mercato che non sembra apprezzare l'ipotesi di Maurizio Sarri come allenatore, così come riporta la stampa italiana.
(Giancarlo Navach)