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Borsa Milano in calo, pesa escalation guerra dazi Cina-Usa, male auto, tech

Pubblicato 23.08.2019, 18:15
Aggiornato 23.08.2019, 18:16
Borsa Milano in calo, pesa escalation guerra dazi Cina-Usa, male auto, tech

Borsa Milano in calo, pesa escalation guerra dazi Cina-Usa, male auto, tech

MILANO, 23 agosto (Reuters) - Piazza Affari chiude in calo al termine di una seduta piatta e senza spunti nella prima parte, ma con repentini cambi di direzione nel pomeriggio in linea ai bruschi movimenti dell'azionario europeo e statunitense.

Al centro delle attenzioni, la nuova escalation nel confronto tra Usa e Cina sulla guerra commerciale.

Dopo una prima spinta al ribasso sull'annuncio della Cina di alzare i dazi su beni statunitensi per circa 75 miliardi di dollari, le borse hanno ripreso slancio grazie ai toni 'dovish' del presidente della Fed Usa Jerome Powell in tema di politca monetaria, per poi invertire nuovamente rotta dopo che il presidente Usa Donald Trump ha detto che risponderà alla decisione di Pechino.

Intanto, sul fronte politico interno, gli investitori guardano all'evoluzione del confronto in vista della possibile formazione di un nuovo governo, con l'incontro di oggi tra le delegazioni dei 5 Stelle e Pd che sembra essere stato positivo.

I più penalizzati dallo scontro tra Usa e Cina in tema di commercio sono titoli industriali e tecnologici. STM (PA:STM) è il peggior titolo del FTSE Mib con -4,5% circa tra chip europei in deciso calo. Nell'automotive CNH (MI:CNHI) perde il 3,4%, Pirelli (MI:PIRC) il 2,9% e FCA (MI:FCHA) il 2,17%.

Venduti anche i petroliferi sulla scia della forte discesa dei prezzi del greggio. Ne fa le spese anche TENARIS (MI:TENR) (-1,5%) che pur in mattinata era stata sostenuta dalla notizia sull'aggiudicazione di un un contratto da 1,9 miliardi di dollari con Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC).

Tra bancari deboli, tiene BANCO BPM (MI:BAMI) che termina sopra la parità, a fronte di un calo di oltre il 3% di Unicredit (MI:CRDI).

Nel FTSE Mib positive Recordati (MI:RECI) (+1,2%) e Juventus (MI:JUVE) (+1,1%)

TREVI (MI:TFI) sale del 2,3% dopo la notizia che la famiglia Trevisani ha presentato un'ipotesi di adesione agli accordi per la realizzazione della manovra finanziaria.

Ultimi commenti

La solita speculazione esagerata nostrana che si esalta in convenienza ad ogni gossip probabilmente riuscendo comunque a farà affari al ribasso... il resto,politica italiana...solo fuffa per quello che ci siamo noi nel panorama globalizzato della finanza.
il parrucchino ci sta facendo un botto di soldi con ste tweet...molto furbo e tutti gli altri molto cogli....
gli unici poco furbi qui sono gli americani che continuano a sostenerlo..
per tutti gli altri è palese cosa sta facendo
continuo a pensarlo: Trump ci fa o ci marcia??? soci occulti? mah!
E non non cambiare registro P.zza Affari la peggiore .. sarà colpa della Cina,Powell,Trump o gli operatori e traders nostrani ?
per forza i nostri sono impegnati a fare un governo la borsa e una quisquilia? su o giù quando lo avranno fatto vedranno quanto incassare di % sul capitale investito
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