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Borsa Milano in calo su timori coronavirus, pesante UniCredit, bene Mps e utility

Pubblicato 21.02.2020, 12:56
Aggiornato 21.02.2020, 13:01
© Reuters.  Borsa Milano in calo su timori coronavirus, pesante UniCredit, bene Mps e utility

MILANO, 20 febbraio (Reuters) - Piazza Affari in calo contenuto intorno a metà seduta, in balia delle notizie sull'epidemia del coronavirus cinese e degli impatti che questo sta creando sulle economie globali. Sempre deboli le banche e i petroliferi.

"Il mercato risente di queste incertezze, anche se gli investitori appaiono riluttanti a spingere ulteriormente verso il ribasso. Il dato sul rallentamento dell'inflazione a gennaio in Italia spinge, invece, a puntare su settori come le utility e l'high tech", osserva un trader.

Banche in rosso anche oggi, con qualche eccezione, dopo la forte salita delle ultime sedute sul ritorno del risiko bancario scatenato dall'Ops di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) su Ubi (MI:UBI).

Il focus oggi è su Unicredit (MI:CRDI), in flessione del 3,34%, penalizzata dalle indiscrezioni secondo cui l'AD Jean Pierre Mustier è fra i candidati per guidare Hsbc. Nel daily Banca Imi sottolinea che non è la prima volta che circolano queste voci. "Riteniamo che sia presto per scontare possibili effetti. Tuttavia vedremmo negativamente una potenziale uscita di Mustier da UniCredit perché la credibilità del piano industriale di UniCredit potrebbe ridursi".

Intesa Sanpaolo cede l'1,1%, mentre Ubi l'1% a 4,18 euro. L'offerta carta contro carta di Intesa ai prezzi di chiusura di venerdì scorso valorizzava il titolo Ubi a 4,254 euro. Ieri Il patto di consultazione Ubi, che raccoglie il 18% del capitale, ha respinto l'offerta. Inoltre, secondo due fonti, Ubi starebbe esaminando piani di fusione alternativi e potrebbe esplorare l'acquisizione di Monte dei Paschi come parte della sua difesa. "In questa fase a una controfferta il mercato sembra credere poco", sottolinea un trader. Secondo Equita, "nel caso, molto probabile, che anche il sindacato azionisti di Ubi respingesse l'offerta, si coagulerebbe un nocciolo di azionisti vicino al 30% che renderebbe più difficile l'integrazione di Ubi, che non potrebbe essere fusa in Intesa Sanpaolo, riducendo il potenziale sinergico dell'operazione".

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Sugli scudi, invece, MPS che sale del 4,9% su attese di M&A e con il mercato che attende il pronunciamento Ue per lo scorporo degli Npl. Ieri sera la banca ha comunicato che l'AD Marco Morelli non è disponibile a rinnovare l'incarico in scadenza con la prossima assemblea di bilancio dell'istituto senese il 6 aprile. Banca Imi scrive che "la notizia è giunta inaspettata. Tuttavia riteniamo la decisione di Morelli sia coerente con un potenziale scenario che vede Mps (MI:BMPS) integrata in un gruppo piu' forte dopo il pieno de-risking della società".

Non si arresta la crescita del titolo Nexi (MI:NEXII) che guadagna il 2,7%, non lontano dai massimi storici. Secondo un trader, le azioni beneficiano anche degli effetti positivi derivanti dalla possibile combinazione fra Intesa e Ubi.

** Sempre volatile Atlantia (MI:ATL), che oggi sale dell0 0,9% dopo il calo di circa il 3% ieri, al centro del flusso delle notizie legate alla revoca delle concessioni.

Bene le utility, come A2A (MI:A2) ed Enel (MI:ENEI) in salita dello 0,3% e dello 0,84% che risentono in positivo di uno scenario di bassa inflazione. Denaro anche sull'high tech con STM (PA:STM) che sale dell'1,6%. Su anche tutto il settore delle attività regolate, come Snam (MI:SRG), Italgas (MI:IG) E Terna (MI:TRN).

Il nuovo calo del prezzo del petrolio, sempre sui timori legati alla domanda globale, spinge al ribasso i titoli del comparto: Eni (MI:ENI) cede lo 0,9%, fa peggio Saipem (MI:SPMI) con un ribasso dell'1,5% e Tenaris (MI:TENR) con -3,86%. Ieri il titolo era salito con una percentuale analoga dopo i risultati del quarto trimestre. Oggi Jefferies ha tagliato il prezzo obiettivo sul titolo a 12 euro da 13 euro precedente.

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(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)

Ultimi commenti

speriamo blocchino tutte le importazioni e immigrazione cosi in italia ricominciano a produrre i nostri industriali e ritorniamo lider nel mondo .....
E vedi un po' Milano che sprofonda...la misura dell'Italietta
E siamo solo all'inizio. prepariamoci al blocco totale del commercio mondiale. la globalizzazione è una follia vedrete che sarà smantellata
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