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Borsa Milano in rosso su timori vaccini, giù Stellantis, banche, bene Diasorin

Pubblicato 25.01.2021, 16:52
Aggiornato 25.01.2021, 16:55
© Reuters. L'ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 25 gennaio (Reuters) -

Il tema vaccini sta condizionando la seduta odierna dei mercati, Milano inclusa, che nel primo pomeriggio si sono girati in deciso ribasso dopo che il colosso farmaceutico Merck ha reso noto che terminerà lo sviluppo del vaccino anti Covid-19 perché ha riscontrato una risposta immunitaria inferiore a quella emersa dalle persone guarite dall'infezione.

"L'annuncio non è piaciuto al mercato perché si aggiunge ai ritardi nelle forniture di altre case farmaceutiche e se continua così ci saranno molti problemi per realizzare la campagna vaccinale", osserva un trader.

L'indice delle blue chip Ftse Mib è tornato ai livelli toccati prima di Natale per poi risalire dai minimi di seduta.

Passa in secondo piano l'evoluzione della crisi di governo con il Partito Democratico che spinge affinché il premier Giuseppe Conte si dimetta disinnescando il cruciale voto di questa settimana in Senato sulla giustizia, secondo fonti parlamentari.

Nel daily il broker Equita ritiene "lo scenario di nuove elezioni come il meno probabile, rispetto a un Conte Ter o a un governo sostenuto ancora dalla coalizione attuale".

A Wall Street, il Nasdaq tocca nuovi massimi storici in avvio in attesa della stagione delle trimestrali delle big tecnologiche, mentre il Dow Jones sta accusando il colpo del calo delle azioni Merck.

Lo spread del rendimento fra titoli decennali italiani e tedeschi si muove intorno ai 127 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Bancari particolarmente venduti, con le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) che cedono rispettivamente il 2,5% e il 2,9%. Bper (MI:EMII) in flessione del 2,5%. Male Pop Sondrio che flette del 3,4%.

Sugli scudi Stm con un balzo dell'1,6% in vista dei risultati 2020 il prossimo 27 gennaio in un contesto molto favorevole per il settore high tech. A spingere le azioni del semiconduttore franco-italiano, anche le indiscrezioni del quotidiano nipponico Nikkei, riprese da Equita, secondo cui "Nxp Semiconductors e STMicroelectronics (PA:STM) hanno informato i clienti che hanno intenzione di aumentare i prezzi dei loro prodotti dal 10% al 20%".

Prosegue la fase rialzista di Diasorin (MI:DIAS) in salita del 3,2% intorno ai massimi di seduta. Il balzo dei corsi della società di diagnostica ha coinciso con i problemi emersi nella campagna di vaccinazione anti Covid dopo i ritardi nelle consegne da parte di Pfizer (NYSE:PFE). Il titolo è stato il best performer a Piazza Affari nel 2020 grazie al boom dei test molecolari per il Covid 19 che rappresentano una parte importante dei ricavi dell'azienda italiana.

Raccolta Tim (MI:TLIT) in rialzo dello 0,5%. Il titolo è da tempo trascurato dal mercato.

Nel lusso continuo saliscendi per Tod's (MI:TOD) che, dopo il balzo di venerdì, oggi cede l'1,6%.

Fra gli industriali, Pirelli (MI:PIRC) contiene le perdite a -0,6% dopo che Deutsche Bank (DE:DBKGn) ha alzato il prezzo obiettivo a 5 euro da 4. Dopo la recente corsa legata al debutto della nuova società su diverse piazze azionarie, ritraccia vistosamente Stellantis che cede il 3,8% sotto la resistenza di 13 euro. Lo stoxx settoriale europeo cede il 2,7%. Pesante anche Cnh (MI:CNHI) in flessione di oltre il 3%.

Fra i minori prosegue il buon momento di De'Longhi(+2%) già ben comprata venerdì sulla scia dei risultati preliminari sulle vendite del quarto trimestre del concorrente francese Groupe Seb che ha anche migliorato le stime sull'Ebit per l'anno fiscale 2020.

© Reuters. L'ingresso principale della Borsa di Milano

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

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