MILANO, 15 maggio (Reuters) - Piazza Affari si avvia a chiudere la seduta in cauto rialzo, anche se il bilancio complessivo della settimana resta comunque negativo. A dare un po' di ottimismo ai mercati i dati economici cinesi, che mostrano una ripresa rispetto allo shock provocato dal coronavirus: la produzione industriale ad aprile è cresciuta per la prima volta quest'anno, mettendo a segno un aumento tendenziale del 3,9% rispetto alla mediana delle attese Reuters che prospettava un incremento di 1,5%.
Tuttavia all'ottimismo per questi dati, che fanno ben sperare nel momento in cui molti Paesi stanno riavviando le attività post lockdown, si contrappongono le nuove tensioni Usa-Cina. E di questo risentono gli indici di Wall Street, che si muovono in territorio negativo
Sul fronte delle materie prime, i prezzi salgono sui segnali di maggiore domanda dalla Cina. I futures sul Brent si attestano poco sotto i 32 dollari al barile.
Poco mosso lo spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 238 punti base.
Balzo di Atlantia (MI:ATL) che segna un rialzo del 2,8% (-34,4% da inizio anno), rellentando dai massimi. Il titolo beneficia della notizia di un ritorno alla libera circolazione in tutto il Paese a partire dal 3 giugno, secondo una bozza di decreto vista da Reuters, salvo specifiche restrizioni locali, e da lunedì prossimo all'interno delle singole regioni. Questo comporterà una ripresa del traffico autostradale, dopo oltre due mesi di lockdown che hanno portato a una drastrica riduzione dei pedaggi autostradali. "Se dal 3 giugno ci si potrà spostare lo si farà soprattutto in auto e quindi il titolo sale", osserva un trader. Già la scorsa settimana Autostrade per l'Italia aveva reso noto i dati sul traffico in contrazione del 57,2% che si confrontano con -72,6% della settimana precedente, pari a un crollo del 39% da inizio anno.
Per restare nel settore forte anche Astm (+5,4%) anche a seguito delle indicazioni operative fornite: traffico in calo 20,7% nel primo trimestre e dell'80% ad aprile, ma in recupero nelle prime settimane di maggio a -62,5%.
In recupero Exor (MI:EXOR) (+3,1%) dopo il tonfo delle ultime due sedute quando la francese Covea si è ritirata dall'acquisto di PartnerRE, operazione da 9 miliardi di dollari. Fiat Chrysler (MI:FCHA) sale dello 0,6% dopo i recenti ribassi. Una fonte ha confermato a Reuters che è in corso una interlocuzione fra Fca e Intesa Sp per richiedere la garanzia dello Stato italiano su prestiti per circa 6,3 miliardi, a valere sul plafond gestito da Sace.
Contrastate le banche con le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) praticamente piatte. Mediobanca (MI:MDBI) poco mossa.
Cambia marcia TOD'S (MI:TOD), in calo di oltre il 2% dopo l'annuncio che il gruppo del lusso italiano ha chiuso il primo trimestre con vendite in calo di quasi il 30%.
Petroliferi raccolti con Saipem (MI:SPMI) (+0,2%), ma Tenaris (MI:TENR) ed Eni (MI:ENI) in salita di poco sotto l'1%.
Nuovi massimi assoluti per Diasorin (MI:DIAS) che balza del 4,2% a 184,4 euro, poco sotto i massimi storici toccati oggi a 184,7 euro, sempre sulle attese per gli sviluppi dei test sierologici per i quali ha aumentato la capacità produttiva da 5 a 10 milioni al mese, ottenendo anche il via libera per la vendita di questi test in Canada.
Nel settore healthcare Garofalo Healthcare balza del 6,3% dopo i risultati del primo trimestre.
Infine, ben comprate anche Campari (MI:CPRI) (+1,4%) sulla scia di Barclays (LON:BARC) che ha aumentato il prezzo obiettivo a 8 euro da 6,4 euro precedente e Tim (MI:TLIT) (+1,9%).
Male il settore dell'editoria con Mondadori (MI:MOED) in flessione del 3,6% dopo i risultati del trimestre. Secondo un primario broker italiano, "sono risultati deboli come nelle attese, con le incertezze che restano sul resto dell'anno". Giù anche Mediaset (MI:MS), che cede l'1,9% e anche RCS (MI:RCSM) in flessione del 2,1%.