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Borse europee al ribasso, occhi puntati sulla Fed; Dax -0,81%

Pubblicato 15.03.2016, 09:31
Aggiornato 15.03.2016, 09:31
© Reuters.  Titoli europei in calo, scambi cauti in vista della dichiarazione della Fed

© Reuters. Titoli europei in calo, scambi cauti in vista della dichiarazione della Fed

Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei questo martedì, gli investitori restano cauti in vista dell’attesissima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve prevista in settimana.

Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,79%, il francese CAC 40 segna -0,85%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,81%.

I titoli azionari europei hanno subito un’impennata quando la Banca Centrale Europea ha tagliato il tasso di interesse di riferimento al minimo storico di zero dallo 0,05% ed ha aumentato di 20 miliardi di euro il programma di allentamento quantitativo che a partire da aprile ammonterà a 80 miliardi di euro al mese.

I traders attendono ora la decisione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per domani per avere maggiori indicazioni sui futuri aumenti dei tassi di interesse.

Gli investitori continuano a tenere d’occhio il mercato del greggio, con il prezzo che si è staccato dal massimo di tre mesi dopo le parole di ieri del ministro del petrolio iraniano Bijan Zanganeh secondo cui il suo paese non accetterà di congelare la produzione fino a quando non la avrà raddoppiata.

La notizia ha pesato sul settore energetico, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) che crolla dell’1,18% e l’italiana Eni (MI:ENI) giù dello 0,97% mentre la norvegese Statoil ASA (OL:STL) segna un crollo dell’1,38%.

Negativi i titoli finanziari, con le francesi Societe Generale (PA:SOGN) e BNP Paribas (PA:BNPP) in calo dello 0,90% e dell’1,42%, mentre le tedesche Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) scendono rispettivamente dello 0,94% e dello 0,92%.

Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sono in calo rispettivamente dello 0,82% e dello 0,45%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) segnano -1,15% e -0,95%.

Intanto, Aryzta AG (SIX:ARYN) crolla dell’1,90% dopo che la compagnia elvetica ha dichiarato che gli utili hanno deluso le attese e la crescita sarà instabile nei prossimi 18 mesi.

A Londra, il FTSE 100 legato alle materie scende dello 0,68% per via delle forti perdite nel settore minerario ed in quello energetico.

I colossi del settore minerario Glencore (LON:GLEN) e Bhp Billiton (LON:BLT) crollano rispettivamente del 4,90% e del 5,17%, mentre Anglo American (LON:AAL) ed Antofagasta (LON:ANTO) registrano un crollo del 6,28% e del 7,76%.

Stamane, Antofagasta ha dichiarato che gli utili al netto delle tasse per l’intero anno fiscale 2015 sono crollati dell’82,9% a 259,4 milioni di dollari ed ha cancellato il dividendo finale.

Il gigante del petrolio e del gas BP (LON:BP) crolla dell’1,09% e la compagnia rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) scende dello 0,72%.

Al ribasso anche i titoli del settore finanziario, con HSBC Holdings (LON:HSBA) giù dello 0,44% e Barclays (LON:BARC) in calo dello 0,61%, mentre Lloyds Banking (LON:LLOY) segna -0,90%.

Positiva invece Royal Bank of Scotland (LON:RBS), con un’impennata dell’1,56% dopo che la banca ha tagliato 550 posti di lavoro ed ha sostituito dei consulenti con un sistema automatizzato per ridurre i costi.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average sono in calo dello 0,42%, i futures S&P 500 scendono dello 0,52%, mentre i futures Nasdaq 100 vanno giù dello 0,57%.

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