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Borse europee in calo, occhi puntati sul referendum italiano; DAX -1,05%

Pubblicato 02.12.2016, 09:36
Aggiornato 02.12.2016, 09:36
© Reuters.  Negative le principali piazze europee, riflettori accesi sull’Italia

Investing.com - Apertura negativa dei principali mercati europei questo venerdì, comincia a svanire l’ottimismo per l’accordo sulla produzione del petrolio, mentre gli investitori si preparano al referendum italiano di questo fine settimana.

Nella mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 crolla dell’1,00%, il francese CAC 40 cede l’1,15%, mentre il tedesco DAX 30 perde l’1,05%.

In calo gli energetici, tra i crescenti dubbi che i principali produttori implementino il recente accordo OPEC-Russia per il taglio della produzione.

Il colosso francese Total SA (PA:TOTF) crolla dell’1,08% e l’italiana ENI (MI:ENI) perde l’1,25%, mentre la norvegese Statoil (OL:STL) segna -0,99%.

I mercati restano piuttosto cauti in attesa del voto dei cittadini italiani che il 4 dicembre sono chiamati a votare per un referendum che potrebbe modificare la costituzione; questo potrebbe agevolare il Premier Matteo Renzi ad implementare delle riforme economiche necessarie.

Ad alimentare l’incertezza nello scenario politico europeo l’annuncio di ieri della decisione del Presidente francese François Hollande di non presentarsi per un secondo mandato alle prossime elezioni presidenziali.

In calo i titoli finanziari, in Francia BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) collano dell’1,48% e dell’1,09%, mentre in Germania Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) scendono rispettivamente dello 0,13% e dell’1,32%.

Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) cedono rispettivamente lo 0,65% e lo 0,96%, mentre in Spagna Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) perdono rispettivamente lo 0,74% e lo 0,82%.

Al ribasso Lufthansa AG (DE:LHAG), che crolla dell’1,75% dopo che i sindacati dei piloti hanno annunciato di volere più informazioni dall’azienda prima di decidere se riavviare le trattative, ciò significa che potrebbero verificarsi nuovi scioperi,

A Londra, il FTSE 100 scende dello 0,91% per via crolli nel settore minerario.

Glencore (LON:GLEN) segna un calo dell’1,76% ed Anglo American (LON:AAL) crolla del 2,24%, mentre i rivali Rio Tinto (LON:RIO) ae BHP Billiton (LON:BLT) precipitano rispettivamente del 2,72% e del 3,25%.

Performance negativa anche per il comparto finanziario britannico. Lloyds Banking (LON:LLOY) cede lo 0,24% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) perde lo 0,24%, mentre HSBC Holdings (LON:HSBA) segna -0,60% e Barclays (LON:BARC) perde l’1,34%.

Berkeley Group Hldgs (LON:BKGH) segna una delle migliori performance sull’indice, con i titoli in salita del 4,40% dopo che il gruppo dell’edilizia residenziale ha dichiarato un calo del 20% nel semestre terminato ad ottobre - escludendo il periodo del voto sulla Brexit.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura negativa. I future Dow Jones Industrial Average segnano -0,16%, i future S&P 500 scendono dello 0,23%, mentre i futures Nasdaq 100 indicano -0,39%.

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