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Concessioni, allarme Atlantia: “con revoca Aspi non potrà pagare debiti”

Pubblicato 28.05.2020, 14:45
Aggiornato 28.05.2020, 14:47
© Reuters.

Investing.com – Una revoca delle concessioni autostradali decisa dal governo verso Autostrade per l'Italia (Aspi) produrrebbe la richiesta del pagamento dei debiti da parte di tutti i creditori a cui il concessionario non potrebbe far fronte.

"In caso di revoca della concessione”, afferma Atlantia (MI:ATL) nelle risposte agli azionisti in vista dell'assemblea di domani, infatti, “tutti i creditori di Autostrade per l'Italia potrebbero esercitare il recesso e richiedere il ripagamento immediato dei rispettivi prestiti".

Siccome l'art. 35 del Milleproroghe, "ha ridotto considerevolmente e in modo arbitrario l'importo dell'indennizzo previsto in Convenzione unica ed escluso che l'efficacia del provvedimento di revoca sia sottoposto al pagamento dell'indennizzo, Autostrade per l'Italia sarebbe tenuta a ripagare tale ingente ammontare di debiti senza avere le risorse finanziarie necessarie”.

Difficoltà di finanziarsi

Atlantia, inoltre, lancia l'allarme anche sulle difficoltà finanziarie di Aspi legate al rischio revoca delle concessioni. “In prospettiva futura il permanere di un rating sub investment grade da parte di tutte le maggiori agenzie di rating renderà più oneroso e potrebbe limitare la capacità di Autostrade per l'Italia di finanziarsi sui mercati dei capitali", evidenza la società sempre in risposta agli azionisti.

Anche per questa situazione, Atlantia ricorda di aver rilasciato il 24 aprile "una lettera di supporto fino a 900 milioni di euro a favore di Autostrade per l'Italia, a copertura dei fabbisogni finanziari che emergono dal piano di cassa della controllata per il periodo 2020-2021". Un supporto finanziario che "sarà solo eventuale e residuale, qualora non si rendessero disponibili per la controllata altre fonti di finanziamento alternative".

Atlantia, si evidenzia, "alla data di redazione del bilancio, dispone di riserve di liquidità per circa 4 miliardi di euro, valore che include circa 3,25 miliardi di euro di liquidità" dall'utilizzo, il 14 gennaio scorso, delle linee revolving disponibili. "Si ricorda inoltre che la società non ha rimborsi di debito in scadenza fino a novembre 2021".

L'ingresso di nuovi soci

Da Atlantia si dichiarano disponibili a valutare l'ingresso di soci terzi nel capitale di Autostrade per l'Italia nel rispetto dei diritti degli attuali soci di minoranza già presenti nel capitale, solo a seguito del ripristino di una situazione di certezza circa la Convenzione e circa le regole applicabili.

“Al momento”, spiegano dalla società, “non essendosi ancora avverate le citate condizioni per l'avvio di una vera e propria trattativa, sono in essere unicamente alcuni contatti preliminari con primari investitori istituzionali nazionali e internazionali interessati a valutare un eventuale investimento nella società, qualora appunto dette condizioni si avverassero".

Secondo fonti del Sole 24 Ore, Atlantia sarebbe disposta a scendere sotto il 50% di Autostrade vendendo fino al 60% della compagnia ma solo nel caso in cui questo avvenga attraverso un’operazione di mercato.

Lo stesso vale per Edizione, la società dei Benetton, che, come peraltro era già stato ventilato in passato, potrebbe ridurre la propria quota nella holding, ora al 30%, favorendo l’ingresso di un investitore, nei mesi scorsi si era parlato di Cdp e non è detto che quell’ipotesi non possa essere rispolverata.

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