Investing.com - I mercati azionari europei segnano un crollo questo mercoledì, la svalutazione dello yuan da parte del governo cinese ha fatto crollare i titoli azionari globali per il secondo giorno consecutivo.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 segna -1,88%, il francese CAC 40 crolla dell’1,83%, mentre il tedesco DAX 30 registra un crollo dell’1,97%.
Le borse europee restano sotto pressione dopo la decisione di ieri della Cina di svalutare la sua valuta, per tentare di incoraggiare le esportazioni dopo la recente serie di dati economici deludenti.
La banca centrale ha spiegato che si tratta di una “svalutazione una tantum” di quasi il 2%, basata su una nuova strategia per la gestione del tasso di interesse che rifletta meglio le forze in azione sul mercato.
Stamane, i dati hanno mostrato che la produzione industriale cinese è cresciuta al tasso annuo del 6,0% a luglio, deludendo le aspettative di un aumento del 6,6%.
I mercati sono in fermento inoltre dopo la notizia che l’Ucraina ieri avrebbe accusato i ribelli di aver portato avanti gli attacchi di artiglieria più pesanti dal cessate il fuoco tra Kiev e la Russia.
I titoli finanziari sono in calo, con le francesi BNP Paribas (PARIS:BNPP) e Societe Generale (PARIS:SOGN) che crollano dell’1,48% e dell’1,58%, mentre le tedesche Deutsche Bank (XETRA:DBKGn) e Commerzbank (XETRA:CBKG) che segnano un crollo dell’1,49% e dell’1,74%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MILAN:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP) crollano rispettivamente dell’1,39% e dell’1,62%, mentre le spagnole BBVA (MADRID:BBVA) e Banco Santander (MADRID:SAN) registrano un crollo dell’1,40% e dell’1,79%.
Intanto, la compagnia tedesca di beni di consumo Henkel AG (XETRA:HNKG_p) crolla del 6,02% dopo aver riportato un’impennata del 14% degli utili core nel secondo trimestre.
La tedesca E.ON SE NA (XETRA:EONGn) ha dichiarato che gli utili del primo semestre sono crollati del 13%, facendo scendere il titolo dello 0,45%.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime crolla dell’1,32%, per via del persistere della debolezza nel settore minerario.
Rio Tinto (LONDON:RIO) ed Antofagasta (LONDON:ANTO) crollano rispettivamente del 3,13% e del 3,15%, mentre Bhp Billiton (LONDON:BLT) segna -3,29% e Glencore (LONDON:GLEN) registra un crollo del 5,08%.
Al ribasso anche i titoli del settore finanziario, con Lloyds Banking (LONDON:LLOY) giù dello 0,62% e Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS) che crolla dell’1,13%, mentre Barclays (LONDON:BARC) e HSBC Holdings (LONDON:HSBA) crollano rispettivamente dell’1,19% e dell’1,55%.
Intanto, G4S (COP:G4S) segna un crollo del 2,49 sebbene la società di sicurezza abbia riportato un’impennata del 5% degli utili nel primo semestre.
Negli Stati Uniti, i titoli azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,69%, i futures S&P 500 segnano -0,71%, mentre i futures Nasdaq 100 sono in calo dello 0,69%.