MILANO (Reuters) - A una settimana dalla revisione trimestrale dell'indice Ftse Mib che sarà effettivo dal 22 giugno, i giochi sembrano oramai fatti: Inwit si appresta a entrare nel principale indice delle blue chip, mentre Salvatore Ferragamo (MI:SFER) è dato in uscita.
Secondo quanto riferiscono a Reuters due operatori di mercato "il collocamento lo scorso aprile da parte di Tim (MI:TLIT) e Vodafone (LON:VOD) di una partecipazione cumulata dell'8,6% ha fatto aumentare il flottante di Inwit".
L'indice FTSE Mib è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato corretta per il flottante.
Secondo gli stessi operatori, incerta è ancora la posizione di Interpump (MI:ITPG) che potrebbe ancora entrare nell'indice delle 40 principali blue chip italiane al posto di Bper Banca (MI:EMII) o Banca Mediolanum (MI:BMED).
"Ci sono dei dubbi sui volumi scambiati sul titolo in questo periodo", osserva una dei due operatori.
Ai corsi attuali, la società delle torri Inwit capitalizza 5,5 miliardi di euro, mentre Ferragamo 1,85 miliardi.
Nella società delle torri, a seguito del collocamento, la partecipazione di Vodafone e Tim è scesa al 33,2% ciascuno dal 37,5% precedente, aumentando quindi la quota del flottante.
Il gruppo del lusso è invece controllato da Ferragamo Finanziaria per il 54,2% del capitale, cui si aggiunge un 6% di Majestic Honour Limited, secondo la Consob.
Quanto ai volumi, Ferragamo ha una media di scambi a 30 giorni pari a 622.000 titoli e quota oggi intorno a 11,54 euro (+4,7%). Relativamente all'andamento in Borsa da inizio anno le azioni segnano un calo di oltre il 38%.
Inwit ha, invece, una media di volumi a 30 giorni di 1,76 milioni di pezzi circa e quota oggi 9,20 euro (-1,07%). Da inizio anno il titolo è in crescita di oltre il 12%.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)