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Le borse cavalcano l’onda dell’ottimismo sulla guerra dei dazi. Dax vola

Pubblicato 11.10.2019, 11:24
Aggiornato 11.10.2019, 11:25
© Reuters.

© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – Verde generalizzato sulle borse europee dopo le chiusure positive dei mercati asiatici, sulla scia dell’ottimismo arrivato grazie ai segnali di un possibile accordo nella guerra commerciale tra USA e Cina.

Già ieri il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva lanciato segnali incoraggianti, annunciando l’incontro per oggi alla Casa Bianca con il vice premier Liu He in uno dei suoi soliti tweet.

Altro segnale positivo era arrivato dalle dichiarazioni di un funzionario della Casa Bianca, diffuse dall’agenzia Reuters, secondo il quale l’incontro di ieri tra le due delegazioni non solo era “andato bene” come annunciava Trump, ma addirittura “meglio delle attese”.

Anche il responsabile degli affari internazionali della Camera di Commercio statunitense, Myron Brillian, si era detto ottimista. “Penso che ci sia anche la possibilità di un accordo sulle valute”, aveva spiegato, spargendo ottimismo anche sul tema della tutela della proprietà intellettuale fino a poter evitare “l’aumento delle tariffe USA all’import dal prossimo 15 ottobre”.

I mercati asiatici hanno reagito positivamente chiudendo in verde, con il Nikkei a +1,2% e ai massimi degli ultimi 10 giorni, per poi esser seguite da quelli europei. Migliore in Europa resta il Dax, con una crescita dell’1,70%, trascinando con sé anche il Cac 40 (+1%), il Ftse mib (+0,70%) e l’Ibex 35 (+0,60%), mentre resta intorno alla parità il Ftse 100.

A Pizza Affari sprintano i titoli tecnologici legati ai mercati asiatici. Stmicro (PA:STM) e CNH (MI:CNHI) industrial, infatti, guadagnano oltre il 3%, in linea con l’indice di settore FTSE Italia Technology. In Europa corrono anche gli altri tecnologici Infineon (DE:IFXGn) e Ams AG (SIX:AMS) con guadagni superiori al 2%.

Proseguono la corsa anche i petroliferi dopo l’attacco missilistico ad una petroliera in Arabia Saudita che sta spingendo i prezzi del greggio e quelli dei titoli collegati quali Eni (MI:ENI), Tenaris (MI:TENR) e Saipem (MI:SPMI), in crescita dell’1%.

Tra le altre blue chips, cresce del 2% Bper Banca (MI:EMII), seguita dal +1% di Juventus (MI:JUVE), Leonardo (MI:LDOF), Poste Italiane (MI:PST), Exor (MI:EXOR), Fiat (MI:FCHA), Buzzi (MI:BZU), Atlantia (MI:ATL), Unicredit (MI:CRDI) e Unipol (MI:UNPI).

Fuori dal Ftse Mib, lieve recupero di BIO ON (MI:ON) (+3%), che però non basta a recuperare i crolli dei giorni scorsi. Lieve crescita anche per Cyberoo (MI:CYB), stabilizzatasi dopo le ‘montagne russe’ post avvio quotazioni ad inizio settimana.

Ultimi commenti

segnali incoraggianti?? molto affidabile stumtrum
E fatta fine della guerra commerciale. Era tutta una farsa
Magari!
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