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Le cedole non passano di moda: Il certificato Leonteq con rendimento fino al 10%

Pubblicato 18.01.2021, 10:37
Aggiornato 18.01.2021, 10:48
© Reuters.

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Contenuto sponsorizzato offerto da Leonteq

Covid, e dopo? Il mercato guarda oltre i contagi per scommettere su vaccini e post pandemia. Nonostante i recenti rally in Borsa, ci sono titoli che hanno ancora tanta strada da percorrere prima di tornare sulle quotazioni pre-pandemia, sono quelli legati al settore turismo, ai trasporti e alla moda.

Il motivo è semplice, incertezza e lockdown hanno rimandato gran parte dei consumi. Gli analisti sono convinti che non si tratta di rinunce ma solo di posticipi: è una domanda congelata, non cancellata: non appena si tornerà a un mondo normale, allora ripopoleremo i negozi, cinema e ristoranti, prenoteremo viaggi ecc.

Tra i diversi settori, quello dell’abbigliamento ha visto la domanda di interi segmenti contrarsi duramente, un esempio è quello sportivo, con palestre chiuse e manifestazioni cancellate. Non brinda nemmeno il prêt à porter, nonostante a settembre sia arrivato un bagliore di ripresa subito spento con le nuove chiusure.

Bloomberg Intelligence, in una ricerca datata il 30 dicembre sul settore, sottolinea come le strategie introdotte da molti gruppi dell’abbigliamento abbiano permesso di tagliare i costi e salvare i margini. A questo si aggiunge il fatto che le chiusure dei negozi, nella seconda ondata della pandemia, sono state meno severe rispetto a quelle di marzo.

In particolare, la ricerca sottolinea come ad H&M siano stati in grado di limitare il calo delle vendite, atteso per il quarto trimestre 2020 al -15%, che, scrivono gli analisti, accompagnato al taglio dei costi permetterà di salvare i margini. Ancora, la ricerca sottolinea come non per tutti i gruppi gli effetti siano stati gli stessi. Brindano infatti i più esposti al mondo on line come la tedesca Zalando, con le quotazioni, la scorsa settimana, che hanno toccato i massimi di sempre.

Ma i concorrenti non sono stati alla finestra, la maggior parte delle maison ha attivato nuove strategie per l’e-commerce, a cui si sono aggiunte iniziative come sfilate online. La verità è che al di là di tutte le grandi o piccole strategie introdotte, gli analisti rimangono convinti che i modelli primavera-estate della scorsa stagione, rimasti nei magazzini, verranno riproposti quest’anno con importanti tagli di costi.

Sull’altro fronte, quello della pandemia, i dati non sono rassicuranti, la terza ondata è attesa in molti Paesi, ma durerà meno delle precedenti grazie alla distribuzione dei vaccini e alla presenza di molte persone guarite e quindi con gli anticorpi.

In uno scenario che appare positivo nel medio periodo, legato alle attese di fine pandemia, e incerto nel breve, non è ancora chiaro se ci sarà una terza ondata e di che portata. Pertanto, potrebbe essere una buona idea di investimento un certificate che protegge dai cali momentanei, trasformando la volatilità in opportunità.

Leonteq ha studiato un Certificate Express con Isin CH0587327005 e sottostanti tre importanti marchi europei del prêt à porter: la svedese H&M, la spagnola Inditex (MC:ITX) e la tedesca Zalando.

Il certificato ha durata 3 anni, stacca cedole condizionate trimestrali del 2,5% (fino ad un massimo del 10% annuo) e barriera al 60% sia per le cedole che, a scadenza (barriera europea), per il capitale nominale. Le cedole godono, inoltre, dell’effetto memoria, la prima osservazione è il 12 aprile 2021 e il prodotto offre la possibilità di rimborso anticipato a livelli decrescenti, a partire dal sesto mese (valutazione dal 12.07.2021)

Qui di seguito mostriamo una tabella con i livelli di riferimento:

https://twitter.com/InvestingItalia/status/1351093114145034242

Andiamo a guardare più da vicino ogni singolo sottostante. H&M capitalizza 29 miliardi di euro, è attiva in oltre 70 Paesi con una presenza anche online in 50 di questi, vanta oltre 5.000 negozi “reali”, è proprietaria dei marchi H&M, COS, Weekday, Monki, H&M HOME, & Other Stories, ARKET, AFound. Il target price indicato dal consensus Bloomberg è pari a 182,87 corone svedesi in linea con il livello iniziale del certificate e ben sopra la barriera.

Inditex è un colosso nel comparto, capitalizza 81 miliardi di euro è presente in oltre 75 Paesi ed è proprietaria dei marchi Zara, Oysho, Massimo Dutti, Pull&Bear, Bershka, Stradivarius, Zara Home e Uterque, il consensus Bloomberg ha un target price medio di 28,6 euro, sopra il livello iniziale.

Se le quotazioni di Inditex ed H&M non si sono ancora riportate ai livelli pre-covid, Zalando, l’e-commerce della moda, ha approfittato della pandemia raccogliendo gli ordini di milioni di utenti chiusi in casa. Il sito conta 130 milioni di visite online ogni mese, il 56% dei ricavi sono generati da Germania, Austria e Svizzera. Il gruppo capitalizza 23 miliardi di euro e il consensus Bloomberg ha un target price a 88 euro, sopra il livello di barriera.

Presentati i sottostanti vediamo come funziona questo strumento. Il certificate di Leonteq stacca interessanti cedole trimestrali condizionate pari a 25 euro (2,5% al trimestre, 10% annuo) se tutti i sottostanti si troveranno sopra il livello di barriera cedolare alla rispettiva data di valutazione. In pratica i tre titoli non dovranno aver perso il 40% o oltre rispetto ai rispettivi livelli di fixing iniziale.

Le cedole godono dell’effetto memoria, per cui anche se una cedola o più non fossero state staccate, sarebbe sufficiente che, a una data di valutazione successiva, i sottostanti si trovassero nuovamente sopra la barriera cedolare affinché il certificate stacchi non solo la cedola del trimestre in corso ma anche tutte quelle non distribuite in precedenza.

Il certificato gode, inoltre, della possibilità di rimborso anticipato a livelli decrescenti. A partire dalla seconda data di osservazione (12.07.2021), se i sottostanti si troveranno sopra il livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro più ovviamente lo stacco della cedola (ed altre eventualmente in portate in memoria). Fino alla data di osservazione del 12 gennaio 2022, il livello per il rimborso anticipato (autocall trigger level) è pari al 100% del fixing iniziale dei sottostanti, per poi scalare del 5% ogni anno (dall’aprile dello stesso anno fino al gennaio del successivo), ovvero scendere al 95% dal 12 aprile 2022 al 12 gennaio 2023 e poi al 90% fino a scadenza, fissata lo 12 gennaio 2024.

Se non dovesse mai intervenire il rimborso anticipato, il certificate arriverà fino a scadenza. Con tutti i sottostanti sopra la barriera, l’investitore riceverà 1.000 euro, più tutte le cedole. Al contrario, con anche un solo sottostante ad un livello uguale o inferiore alla barriera europea a scadenza, il rimborso sarà calcolato in base alla performance del peggiore dei sottostanti rispetto al livello iniziale. Se ad esempio Zalando dovesse trovarsi, alla data di valutazione finale, il 12 gennaio 2024 al 51% del suo valore iniziale (aver perso il 49% del suo valore), il certificate verrà rimborsato a 510 euro. Bisognerà poi sommare le cedole incassate per calcolare la reale performance per l’investitore.

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