MILANO (Reuters) - I fondi di private equity azionisti di Nexi (MI:NEXII) hanno ridotto la loro quota nella società di pagamenti di un ulteriore 8,8%, in un'operazione che alcuni analisti ritengono possa facilitare il matrimonio con Sia.
Questa mattina Mercury Uk, veicolo che riunisce i private equity Advent, Bain Capital e Clessidra, ha annunciato la vendita tramite accelerated bookbuilding di 55 milioni di azioni a 14,2 euro per azione.
Intorno alle 11,40 il titolo Nexi cede il 5,9% a 14,4 euro, muovendosi verso il prezzo del collocamento.
Nexi e Sia stanno portando avanti colloqui esplorativi per una possibile operazione di fusione che porterebbe alla nascita di un colosso nel settore dei pagamenti. [nL8N2D35A1]
Dopo quest'operazione Mercury Uk avrà una partecipazione di circa il 43,4% in Nexi, che nei prossimi mesi si ridurrà di un ulteriore 9,9% per gli accordi di partnership presi con Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a dicembre, portando Mercury intorno al 33,5%.
Sia è controllata per circa l'83% direttamente e indirettamente da Cdp Equity.
"La discesa di Mercury nella compagine azionaria potrebbe favorire l'integrazione tra Nexi e Sia", scrive un broker italiano.
In una simulazione sulla possibile fusione tra Nexi e Sia, Mediobanca (MI:MDBI) Securities stima che Cdp potrebbe trovarsi a controllare circa il 18% della nuova entità, con i fondi con una quota intorno al 26%. La nuova entità avrebbe circa 1,9 miliardi di ricavi e un Ebitda intorno a 1 miliardo (al 2022) secondo la banca.
Il collocamento è stato gestito da Barclays (LON:BARC), Goldman Sachs e HSBC.
Secondo una fonte, l'offerta ha ricevuto una domanda pari a 3,6 volte l'offerta, per un totale di 2,8 miliardi di euro, soprattutto da investitori Usa e britannici.
(Elisa Anzolin, Valentina Za, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)