Di Mauro Speranza
Investing.com – Grandi movimenti ai vertici delle banche con Unicredit (MI:CRDI), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) e Hsbc al centro delle attenzioni.
Le voci dell’addio di Jean Pierre Mustier a Unicredit (MI:CRDI)
A mercato italiano chiuso, l’agenzia Bloomberg pubblicava ieri la notizia del possibile addio di Jean Pierre Mustier a Unicredit (MI:CRDI), per poi mettersi alla guida di Hsbc.
Il nome di Mustier farebbe parte di una rosa di candidati che comprende anche Noel Quinn, attuale amministratore delegato ad interim della banca dopo l’estromissione di John Flint.
A Milano il titolo Unicredit (MI:CRDI) resta sotto pressione, con perdite superiori al 2%. "Queste voci non fanno bene al titolo perché Mustier è visto come il paladino per la crescita all'estero di UniCredit e in una fase di risiko questo pesa", spiega un broker.
Morelli non si ricandida alla guida di Mps (MI:BMPS)
Ieri Marco Morelli aveva annunciato che non si ricandiderà più alla guida di Mps (MI:BMPS), con il suo mandato che scadrà dopo l’assemblea prevista per il 6 aprile.
“E’ stata un’esperienza di tre anni e mezzo umanamente e professionalmente straordinaria”, affermava Morelli, sottolineando che “la banca ha riconquistato il posto che merita sul mercato grazie al contributo di tutti i colleghi, del management e dei membri del consiglio di amministrazione, tutti ben coscienti che Mps (MI:BMPS) è un’importante realtà del Paese”.
L’addio di Morelli si inserisce nel mezzo dell’attuazione del piano di risanamento 2017-2021 e dopo aver chiuso l’ultimo esercizio con una perdita di 1,033 miliardi di euro quando l’utile precedente era in attivo di 279 milioni di euro.
Secondo il Corriere della Sera, per la carica di ceo di Mps (MI:BMPS) potrebbe essere scelto l’attuale cfo della banca, Andrea Rovellini, con l’alternativa rappresentata da Alessandrio Decio (ex Sace) e da Marina Natale (attuale cedo di Amco), anche se “altri nomi potrebbero emergere dalle interlocuzioni di questi giorni”, aggiunge il quotidiano.
Sergio Ermotti sostituito in Ubs
Dalla Svizzera arriva la notizia del terzo addio tra le grandi banche. Il ceo di UBS (NYSE:UBS), Sergio Ermotti, ha lasciato la carica, dopo le voci circolate nei giorni scorsi. L’addio arriverà ufficialmente il 1 novembre e sarà sostituito da Ralph Hamers, attuale capo di Ing Group.
La notizia è stata diffusa dalla stessa banca tramite un comunicato stampa, specificando che per garantire una transizione senza intoppi, Hamers entrerà nel board di Ubs dal 1 settembre.
La scelta di Hamers è arrivata dopo un “accurato e rigoroso processo di selezione", aggiungeva la banca.
"Dopo quasi un decennio come CEO, è arrivato il momento di scrivere il mio prossimo capitolo. UBS è in ottima forma, gode della massima flessibilità strategica ed è ben posizionata per una crescita sostenibile", ha affermato il ticinese, citato nel comunicato stampa. Ermotti, infatti, era stato nominato Ceo ad interim nel settembre 2011 a seguito dell’addio di Oswald Grübel arrivato dopo lo scandalo delle frodi che hanno coinvolto un trader di Ubs con sede a Londra.