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Risiko bancario, nuovi rumor su fusione Banco Bpm – Bper Banca

Pubblicato 18.02.2021, 11:38
Aggiornato 18.02.2021, 11:38

Di Mauro Speranza

Investing.com – Nuova girandola di voci su una nuova possibile operazione di M&A nel settore bancario italiano. Questa volta torna al centro delle voci Banco Bpm (MI:BAMI), impegnata nelle trattative per una fusione con Bper Banca (MI:EMII).

Secondo quanto scrive La Stampa, infatti, ci starebbe stato un contatto tra il Ceo di Banco Bpm (MI:PMII), Giuseppe Castagna, e l’ad di Unipol (MI:UNPI) (socio maggioritario di Bper), Carlo Cimbri, con lo scopo di definire la governance di un futuro gruppo comprensivo di entrambi gli istituti bancari.

Il referente dell'operazione, aggiunge La Stampa, “potrebbe contare anche sull'appoggio di qualche socio rilevante” e per il Banco Bpm sarebbe il presidente Massimo Tononi.

Dal quotidiano torinese aggiungono che sarebbe ancora da sciogliere il nodo relativo al ruolo futuro dell’attuale ad di Bper, Alenssandro Vandelli.

L’operazione potrebbe realizzarsi nella seconda metà dell’anno, dopo il completamento dell’integrazione degli sportelli ex Ubi Banca (MI:UBI) acquistati da Bper Banca, secondo quanto riportano fonti del quotidiano.

Le altre voci e la view degli analisti

Nei giorni scorsi Bper era stata al centro di altri rumor circa una forma di integrazione con Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), la quale dovrebbe essere trasformata in una società per azioni entro la fine dell’anno.

Ad un’operazione con Banca Popolare di Sondrio potrebbe essere interessata anche Credem.

Con arrivo di Andrea Orcel a Unicredit (MI:CRDI), però, l’opzione Unicredit – Banco Bpm – Mps (MI:BMPS) potrebbe non tramontare nonostante le insistenti voci e la prospettiva di ulteriori operazioni non sembra sfumata secondo gli analisti.

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"Ci aspettiamo che il processo di consolidamento proceda nel 2021”, prevedono gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP). “Giocheremmo questo catalizzatore tramite Banco BPM, che riteniamo essere al centro del processo di consolidamento, grazie alla forte presenza nel Nord Italia e all'importo significativo di DTA che potrebbe essere trasformato in tax credit in caso di M&A".

Ultimi commenti

queste so 2 bancarelle del torrone...Nu stamo a parla' di Wells Fargo, Bank of America o JpMorgan oorgan& Stanley . Ma stamo a parla' di due mini bancarelle del ca**o che nun valgono manco un terzo dei valori di borza....Avete rotto
boo!!!!!!!
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