Di Senad Karaahmetovic
Secondo Bank of America (NYSE:BAC), l'S&P 500 potrebbe toccare i 3.000 punti nel primo semestre 2023 prima di risalire. in un anno che gli esperti della banca definiscono "a metà" per quanto riguarda il mercato azionario.
"Si sta formando una tempesta ribassista nel primo semestre", scrivono da BoFa in una nota per i clienti, il che rende gli analisti nervosi riguardo le prospettive per l'azionario nel 2023.
In questo senso, dalla banca prevedono che l'S&P 500 scenderà fino ai 3.000 nella prima metà del prossimo anno a causa "dei rischi di recessione, della riduzione degli utili per azione, del QT e per l'alta inflazione".
Un ribasso simile, circa 1000 punti dai livelli attuali, dovrebbe essere visto "come un'opportunità di acquisto", spiegano in seguito dalla banca, in quanto il benchmark di Wall Street registrerà poi "un forte rialzo grazie all'incertezza, alla volatilità dei tassi e al miglioramento delle revisioni degli utili".
"Questa visione è ormai unanimemente condivisa sia dal lato degli acquirenti che da quello dei venditori: in un recente sondaggio condotto tra i clienti durante la nostra conference call, solo il 15% degli intervistati si è dichiarato positivo sulle azioni del prossimo anno, ma oltre il 60% si aspetta un sell-off nel primo semestre seguito da un rally nel secondo", si legge in nota.
Il Sell Side Indicator di Bank of America continua a generare segnali rialzisti per le azioni, mentre il modello di valutazione a lungo termine della banca prevede "un sano rendimento del +5% annuo nel prossimo decennio".
Gli strategist hanno avvertito, inoltre, gli di evitare di "essere investiti nei titoli sbagliati", di evitare titoli mega-cap e di "avere una gestione attiva del portafoglio" nel 2023.
"Ci aspettiamo un altro anno volatile e raccomandiamo di possedere titoli di alta qualità. Ma i titoli di alta qualità di oggi sono diversi da quelli di qualche anno fa (ad esempio, i titoli energetici e finanziari sono oggi di qualità molto più elevata). Prevediamo che in futuro i dividendi rappresenteranno una fetta molto più consistente dei rendimenti totali. Prevediamo che il re-shoring guiderà un robusto ciclo di investimenti in beni strumentali nei prossimi anni, a vantaggio dei beneficiari di investimenti in beni strumentali/automazione e delle PMI rispetto alle grandi imprese", conclude la nota di BofA.