Investing.com - Telecom Italia (MI:TLIT) protagonista a Piazza Affari e svetta in testa ad un Ftse Mib che resta debole a metà mattinata. Il titolo guadagna il 4,61%, recuperando così il -4,83% della chiusura di venerdì scorso.
Ad attirare gli acquisti sul titolo ci sono le dichiarazioni del Vice premier, Luigi Di Maio, che ha confermato le voci dei giorni scorsi circa l’interesse del governo per la creazione di una rete unica Tim Open Fiber, affermando che vada chiusa “entro l’anno”.
L'obiettivo è quello di creare una rete unica tra Telecom e Open Fiber in una struttura che sia in grado di raccogliere le risorse per accelerare la sostituzione del rame.
"Nello schema un ruolo chiave sarebbe affidato a Cdp, che è già in Telecom con una quota vicina al 5% e in Open Fiber al 50%, alla pari di Enel (MI:ENEI)", hanno sottolineato gli analisti di Mps (MI:BMPS) Capital Services.
Tornano intanto i rumors su una 'sfiducia' ad Amos Genish e addirittura di un cda straordinario convocato per settimana prossima per discutere di un cambio governante ma Tim smentisce. "Il prossimo cda è già stato convocato per il 6 dicembre e non è prevista una convocazione straordinaria prima" risponde un portavoce. La riunione era già stata calendarizzata tra quelle che vengono mensilmente previste dal gruppo.
Sulla situazione in Telecom si era espressa anche Vivendi (PA:VIV), maggiore azionista del gruppo, che in una nota si diceva “profondamente preoccupata per la gestione disastrosa di TIM da quando Elliott ha preso il controllo del CdA all'assemblea del 4 maggio. La performance in Borsa è drammatica: dal 4 maggio il prezzo delle azioni è crollato del 35%, al livello più basso degli ultimi cinque anni, mentre Elliott il 9 aprile prometteva un raddoppio del prezzo" nei prossimi due anni.
"Il nuovo team di governance è fallimentare”, conclude la nota: “il diffondersi di rumors (incluso l'addio dell'Amministratore Delegato) sta causando un malfunzionamento dannoso per l'attività e i risultati di TIM. Vivendi rimane convinta del significativo potenziale di sviluppo dell'azienda".
Nel frattempo, Equita ha oggi confermato la valutazione "buy", con obiettivo di prezzo a 0,55 euro per azione. "Alla luce dei risultati del terzo trimestre (marginalmente meglio delle nostre aspettative) e delle indicazioni della call, abbiamo sostanzialmente confermato le nostre stime 2018-2020 (meno dell'1% di revisione negativa su ricavi, Ebitda e Nfp). Vediamo quindi ora un Ebitda di 8,29 milioni per l'anno fiscale 2018 e 8,465 milioni in quello 2019", hanno spiegato.