Di Mauro Speranza
Investing.com – Lo scandalo Wirecard sembra non trovare la sua fine. Nella giornata di ieri, infatti, la polizia e i pubblici ministeri hanno fatto irruzione nel quartier generale della società a Monaco, oltre che in quattro sedi in Germania e in Austria.
L'indagine è stata estesa ad altri due membri del consiglio di amministrazione di Wirecard, Alexander von Knoop e Susanne Steidl, dopo il coinvolgimento dell'ex CEO dell'azienda, Markus Braun, e il direttore operativo, Jan Marsalek, riferisce El País.
I pubblici ministeri tedeschi hanno dichiarato la loro intenzione di ampliare le indagini sullo scandalo Wirecard per includere - accanto alle accuse di manipolazione del mercato e falsificazione dei conti - anche quelle di sospette frodi.
Le indagini su Wirecard, partite nelle scorse settimane a causa di un buco da 1,9 miliardi di euro nel bilancio, si sono ampliate, mentre la Germania resta ancora sotto i riflettori a causa dei dubbi sull'operato della Bafin finita sotto accusa per non aver svolto correttamente il suo ruolo di controllore in questo caso.
La vicenda ha avuto delle conseguenze anche in Italia, dove, secondo il Sole 24 Ore, sarebbero state bloccate circa 325 mila carte di debito emesse da Wirecard in Italia, in seguito allo stop imposto dalla F.C.A. (Financial Conduct Authority). SisalPay|5 si è subito impegnata a restituire i fondi ai propri clienti.
La notizia di oggi sta attirando nuovamente le vendite sul titolo Wirecard (DE:WDIG) e a Francoforte sta cedendo il 25%, con le azioni scambiate a 3,5 euro dopo il crollo della seduta di ieri (-16,23%).
Inoltre, le scorse due sedute hanno interrotto il tentativo di recupero arrivato nelle due sedute precedenti, caratterizzate da un +75% e un +154%.